“Registrare la conversazione tra presenti non è sempre illecito” e restando nei limiti della legge è possibile registare le proprie telefonate grazie ad un’applicazione disponibile su Cydia per dispositivi Jailbroken.
Quello che vi stiamo per presentare è Audio Recorder, un tweak sviluppato da Elias Limneos, in grado di registare le telefonate, ma vogliamo avvisarvi che registare una telefonata è comunque un’invasione della privacy, soprattuto se poi la registrazione viene diffusa. Quindi se avete intenzione di registare una telefonata ricordatevi di avvisare l’interlocutore e se volete diffondere e/o utilizzare questa registrazione sappiate che siete obbligati a chiedere il consenso alle persone registrate.
Per la cronaca, anche se scattiamo una foto o registriamo un video, dobbiamo avere il consenso degli interessanti, in particolare dobbiamo avere il consenso per la diffusione e/o l’utilizzo di questo materiale. L’aspetto legale è abbastanza complesso e magari l’affronteremo in un articolo dedicato, per ora ci concentreremo sulla recensione del tweak Audio Recorder, però vi invitiamo a non sottovalutare i dettagli legali, lo staff di iSpazio non è responsabile dell’uso che fate di questo strumento.
Registrare la telefonata
1. Attivare il tweak: dopo aver installato il tweak troveremo una nuova icona sulla Springboard ed una nuova voce “Audio Recorder” nelle Impostazioni dell’iPhone, selezioniamola per acquistare il tweak o attivare un acquisto precedente. Per utilizzare l’applicazione dovremo abilitarla ed accettare i termini e le condizioni d’uso, che vi invito a leggere attentamente!
2. Registrare: una volta abilitata l’applicazione basterà effettuare una chiamata o aspettare di riceverne una e premere il tasto rotondo “REC” che comparirà una volta iniziata la conversazione.
nota: Come è giusto che sia, quando viene avviata una registrazione, verrà riprodotto un messaggio vocale automatico “questa telefonata verrà registrata” e questo avviso non può essere disabilitato. Inoltre i nostri interlocutori sentiranno un biip circa ogni 5 secondi che serve proprio a ricordargli che stiamo registrando la telefonata e questo biip può essere disabilitato nelle impostazioni del tweak.
3. Riascoltare: le registrazioni le troviamo all’interno dell’applicazione “Audio Recorder” che è stata installata col tweak, basterà cliccare sul tasto “play” in corrispondenza della registrazione per ascoltarla.
4. Condividere: se selezioniamo la registrazione verrà mostrato il tasto per la condivisione che ci consente di inviare il file tramite email. L’applicazione ci chiederà di nuovo di accettare i termini e condizioni d’uso, che vi inviato a leggere attentamente.
Conclusioni
Audio Recorder funziona egregiamente e va oltre le mie aspettative. Qualcuno potrebbe valutarlo negativamente perché è impossibile rimuovere la voce che avvisa che stiamo registrando la telefonata, ma credo che sia il minimo indispensabile, e forse non sufficiente, per tutelare l’interlocutore.
Possiamo anche mettere in pausa la registrazione e riprenderla successivamente, in questa caso eviteremo di registrare tutta la telefonata, ma solo alcuni ‘spezzoni’. È anche possibile avviare una registrazione automatica di tutte le chiamate o solo di quelle in ingresso o solo quelle in uscite.
Tale opzione può essere interessante se per lavoro ricevete tante telefonate e avete bisogno di registrarle. L’unica nota negativa riguarda il volume della registrazione nel caso in cui parlassimo in vivavoce.
Audio Recorder è disponibile nella repository dello sviluppatore, per installarlo aprite Cydia, andate in “Gestisci”, poi in “Sorgenti”, cliccate su “Modifica” e poi “Aggiungi”, infine inserite questo indirizzo:
http://limneos.net/repo/
Dopo aver installato il tweak, per attivarlo sarà necessario acquistarlo al prezzo di 3,99$ ovvero circa 3 euro.
Di seguito vi riporto un articolo pubblicato dalla redazione www.laleggepertutti.it, che può essere d’aiuto per chiarire l’aspetto legale:
Secondo la Cassazione [1] è legale registrare una conversazione tra presenti perché chi dialoga “accetta il rischio” di essere registrato; tuttavia la diffusione della conversazione costituisce violazione della privacy [2] se è fatta per scopi diversi “dalla tutela di un diritto proprio o altrui”.
Fuori dalla necessità di tutelare “un diritto proprio o altrui”, invece, la semplice registrazione di una conversazione non è reato se effettuata per fini personali. In questo caso non c’è bisogno del consenso dell’interlocutore, purché la registrazione venga custodita e non si proceda alla sua “comunicazione o diffusione” e sempre che non vi sia l’intenzione di procurare profitto per sé o per altri o di recare danno nei confronti del titolare dei dati personali acquisiti.
Invece, per poter diffondere a terzi la registrazione, quando ciò non sia necessario alla tutela di un diritto, è indispensabile il consenso dell’interlocutore per non incorrere nel reato di trattamento illecito dei dati personali [2].
Il consenso dell’interessato è in ogni caso necessario quando la conversazione contenga la comunicazione di dati sensibili giudiziali o dati idonei a rivelare lo stato di salute o la registrazione venga effettuata in modo sistematica e sia volta alla diffusione della stessa.
Questa sentenza della Corte ben si concilia con altra precedente giurisprudenza [3], che ha constatato la liceità della registrazione di un colloquio in ambito lavorativo, al fine di rilevare fatti illeciti dei superiori gerarchici.
[1] Cass. sent. n. 18908 del 13 maggio 2011.
[2] Dlgs 196/2003;
[3] TAR del Lazio, decisione n. 4847/2006.
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