Sembra che Google abbia utilizzato manovre illecite per promuovere l’installazione dei propri servizi all’interno dei dispositivi, andando a minare le possibilità di crescita della concorrenza. L’azienda di Mountain View è a rischio indagine in Europa, accusata di concorrenza sleale dalla “FairSearch”.
La FairSearch è una coalizione anti-Google formata da 17 membri, fra cui spiccano nomi come Microsoft, Nokia, TripAdvisor, Expedia, Oracle. Queste aziende hanno denunciato la società di Mountain View all’Unione Europea per aver usato Android per ingannare i propri clienti, recuperando i loro dati sensibili e monopolizzando il mercato.
Secondo la FairSearch, Google avrebbe imposto l’installazione dei propri servizi – anche quelli minori – all’interno delle varie installazioni di Android, anche se non esplicitamente chiesti dai produttori. In questo modo, il sistema operativo sarebbe utilizzato come un “Trojan Horse” per diramare i propri servizi ad insaputa dei consumatori: un malware per ingannare i soci, monopolizzare il mercato mobile ed assumere il controllo dei dati degli utenti.
Google impone, come clausola contrattuale, l’inserimento dei collegamenti dei propri servizi nelle schermate principali del sistema operativo. YouTube, o la semplice barra di ricerca Google presenti su tutti gli Android non sono altro che l’imposizione della società ai produttori che non possono che accettare silenziosamente.
La situazione ricorda quella che ha dovuto affrontare anni fa Microsoft in qualità di monopolista che sfruttava la sua posizione dominante di mercato. In effetti Google non si trova in una situazione differente (in Europa ha circa il 70% del market share), impedendo la possibilità alle aziende concorrenti di farsi notare su Android.
In passato Microsoft è stata multata pesantemente ed ha dovuto apportare cambiamenti drastici nei suoi sistemi operativi, vedremo come l’Unione Europea si comporterà nei confronti di Google.
Via | iDownloadBlog
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