Il 3 Aprile è stata una giornata importante per il mondo della tecnologia, ma in particolare per la telefonia mobile. Il 3 Aprile 1973 infatti, esattamente quarant’anni fa, il primo telefono cellulare della storia fece il suo debutto. Ripercorriamo insieme le tappe di questa straordinaria evoluzione tecnologica.
L’ingegnere americano della Motorola, Martin Cooper, ha fatto la storia delle telecomunicazioni quando in una via di New York, effettuò la prima chiamata in pubblico con un prototipo di telefono cellulare 40 anni fa. Ora vi chiederete: e chi ha chiamato? Ovviamente i rivali dei Bell Labs. Dopo quel giorno ci sono voluti altri 10 anni per vedere una deffusione di massa dei telefoni cellulari, poichè Motorola non ha commercializzato il DynaTAC 8000X fino a marzo 1983.
Quarant’anni dopo siamo ancora qui ad effettuare chiamate, anche se in minor quantità rispetto al passato, poichè smartphone ed internet hanno ormai preso il sopravvento. Ma come siamo arrivati a fino a questo step evolutivo? E’ bene ricordare le origini, e con questo articolo vogliamo proporvi uno speciale tributo ai 12 telefoni cellulari più influenti nella storia della telefonia mobile:
Motorola DynaTAC 8000X – 1983
Il DynaTAC è stato il primo cellulare disponibile in commercio ed il culmine di tutta la ricerca effettuata da Cooper sin da quando è stato assunto da Motorola nel 1954. Il telefono somigliava molto ad un dispositivo militare, pesava quasi 800 grammi ed era alto 10 centimetri, esclusa l’antenna, lunga quasi quanto il telefono. Il costo come immaginabile era elevatissimo: 4.000 dollari per i temerari che volevano sperimentare la nuova tecnologia. Fatto sta che questo device è stato il punto di partenza della storia della telefonia mobile.
Motorola MICROTAC – 1989
Il MICROTAC è stato il primo “flip-phone“, ovvero un telefonino dalla forma particolare (con il classico sportellino apribile) che sarebbe poi stata adottata dalla StarTAC. Definisce lo standard per i telefoni cellulari della sua generazione, e grazie a questo device inizia ad essere popolare l’idea di mettere un telefono cellulare in tasca. Il MICROTAC è stato il più piccolo telefono disponibile sul mercato da quando è stato ufficialmente rilasciato. Era lungo 9 centimetri quando veniva aperto e pesava appena 3 etti. Eppure, questo “piccolo” cellulare ha racchiuse in sè un sacco di caratteristiche sorprendenti, come i codici di sicurezza, il calcolatore di valuta, e finalmente una rubrica per memorizzare nomi e numeri. Era l’inizio della fine di dover ricordare a memoria il numero di qualcuno.
Nokia 3210 – 1999
Il Nokia 3210 è stato, per molte persone,una vera “droga”. E’ stato tra i primi cellulari a nascondere l’antenna all’interno del telefono stesso. Il piccolo device finlandese è stato il primo dispositivo di comunicazione mobile delle masse. Il suo schermo monocromatico di successo ha introdotto un gioco dal successo strabiliante: Snake.
Sony Ericsson T68i – 2002
Il T68i era il ponte tra telefoni “normali” e smartphone, e probabilmente il cellulare più impressionante di sempre. Includeva caratteristiche innovative come Bluetooth, MMS, navigazione WAP ed e-mail. Aveva uno schermo a colori, una novità assoluta per Ericsson. Il telefono era cosìfuturistico che è addirittura apparso nel film di James Bond La morte può attendere.
Danger Hiptop/Sidekick – 2002
Il Danger Hiptop, alias T-Mobile Sidekick, può essere considerato il primo smartphone presente sul mercato. L’Hiptop permetteva la navigazione in rete ed aveva un enorme schermo da 2,6 pollici. Inizialmente era stato lanciato con uno schermo in bianco e nero, ma poco dopo è stato introdotto lo schermo a colori. Progettato da Danger, l’Hiptop OS aveva applicazioni in grado di comunicare non solo via SMS, ma anche tramite servizi di messaggistica istantanea, come AIM di AOL. Adorato da nerd e ragazze, l’Hiptop è stato il primo vero smartphone a colpire il mercato.
BlackBerry 6210 – 2003
Il BlackBerry 6210 ha di fatto reso i cellulari indispensabili per il mondo delle imprese dandoci sempre accesso alle nostre e-mail. Non sapevamo che questa benedizione sarebbe lentamente diventata una “maledizione”. La tastiera QWERTY, la moderna capacità di navigazione web, e-mail, BlackBerry Messenger e SMS hanno fatto di questo device un must-have per le società di quell’epoca. La combinazione di tecnologia all’avanguardia e di una tastiera eccellente ha permesso a RIM di dominare completamente il settore smartphone fino a quando una piccola azienda di Cupertino, in California, ha deciso di partecipare alla festa.
Treo 600 – 2003
Dopo il debutto del suo PDA, Palm ha lanciato sul mercato il nuovo marchio Treo, il quale è diventato sinonimo delle caratteristiche standard che avranno in seguito i successivi smartphone. Il Treo 600 era munito di una fotocamera, un lettore MP3 ed un sistema operativo innovativo, il quale ha influenzato anche iOS ed Android. Il Treo 600 aveva inoltre una tastiera QWERTY ed un display da ben 2,5 pollici. Purtroppo però Palm è stata lenta con gli aggiornamenti successivi, così come è accaduto recentemente col Palm Pre e quindi ha perso la competizione con le aziende concorrenti.
Motorola RAZR – 2004
Il RAZR è stato il primo vero e proprio smartphone must-have ai suoi tempi. Il telefono era caratterizzato da una chiusura/apertura a conchiglia, ed era molto sottile ed elegante. In soli 4 anni Motorola ha venduto ben 130 milioni di unità, ma perché tutto questo successo? Il RAZR sembrava un dispositivo venuto direttamente dal futuro grazie ad alcuni dettagli fondamentali: una tastiera formata da un’unica piastra di metallo, il corpo in alluminio, la chiusura/apertura a conchiglia ed il display a colori. Il RAZR è probabilmente l’ultimo Motorola che ha davvero conquistato il mondo.
Motorola ROKR – 2005
Il ROKR è stato il primo telefono che integrava una certa compatibilità con iTunes, tant’è che fu lo stesso Steve Jobs a prendere parte alla sua presentazione. Il lato negativo era che, al di là di questo, era un dispositivo orribile. Il telefono poteva contenere solo 100 canzoni e per trasferirle da iTunes al ROKR era un’impresa indescrivibile. Inoltre c’era un’interfaccia utente (o forse non c’era) veramente pessima. Anche con tutti questi aspetti negativi però, il ROKR è stato una pietra miliare della storia degli smartphone in quanto ha aperto le porte alla multimedialità ed in un certo senso ha ispirato Apple ed il suo iPhone.
Nokia N95 – 2007
L’N95 integrava caratteristiche già viste del T68i, ma è stato in grado di migliorarle e soprattutto di possedere una tastiera molto meno ingombrante della QWERTY. Il telefono era elegante e funzionale, caratteristiche non sempre presenti allora. L’N95 è stato il primo telefono provvisto di un navigatore turn-by-turn, una fotocamera da 5MP ed un’antenna radio integrata. Il tutto nello stesso dispositivo. Inoltre il design era innovativo: il corpo centrale poteva scorrere da un lato all’altro mostrando i controlli multimediali o la tastiera T9.
Apple iPhone – 2007
Questo è lo smartphone che cambiò tutto. È stato il primo smartphone che possedeva tutte le caratteristiche richieste dagli utenti. Era completamente diverso da tutti i prodotti proposti precedentemente dalle aziende concorrenti. Il design era splendido: si poteva controllare grazie ad un solo tasto e con uno schermo multitouch capacitivo. Successivamente sono nati alcuni problemi, come la mancanza di applicazioni, del copia/incolla o della chiusura generale del sistema. A quasi 6 anni dalla sua presentazione, iPhone (e gli aggiornamenti successivi) dettano legge ancora oggi.
HTC Dream – 2008
L’HTC Dream è stato il primo smartphone Android rilasciato sul mercato ed è stato anche il primo degno rivale dell’iPhone. In un primo momento il Dream aveva solo una tastiera QWERTY fisica, ma successivamente, con Android 1.5, è comparsa anche una tastiera multitouch. Gli aggiornamenti dei dispositivi Android successivi al Dream hanno fatto sì che il sistema operativo di Google arrivasse alla pari (ed infine sorpassasse) Apple stessa.
Così termina la carrellata dei telefoni cellulari che hanno scritto la storia della telefonia mobile. Non ci resta che chiedervi se siete d’accordo con questa classifica. Cosa ne pensate?
Via | Wired
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