Da un paio di giorni circolano notizie incerte riguardo il funzionamento dell’adattatore AV Digitale Lightning di Apple, che non permetterebbe lo streaming a 1080p ed utilizzerebbe tecnologie AirPlay per trasferire l’immagine al televisore HDMI. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Come aveva già sostenuto una fonte interna ad Apple non meglio precisata, l’adattatore Lightning AV Digitale non fa uso di AirPlay per eseguire lo streaming e comprimere i contenuti in modo che possano essere processati dal SoC ARM che si trova al suo interno.
Dopo ulteriori analisi si è scoperto invece che l’adattatore fa uso delle stesse tecnologie di encoding H.264 che utilizzano i dispositivi di Cupertino per lo streaming wireless, in modo da renderle compatibili con il piccolo computer che si trova all’interno.
Le somiglianze con la qualità fra uno streaming AirPlay e quello ottenuto con il nuovo cavo Lightning AV Digitalesono dovute proprio a questo, cioè all’uso del medesimo codec per fare in modo che il trasferimento della parte visiva possa essere portato efficacemente a termine.
Come riportato da un nostro utente ieri, inoltre, il firmware è inserito all’interno della memoria RAM del SoC. In questo modo, questo potrebbe essere aggiornato facilmente tramite aggiornamento iOS, migliorando sostanzialmente la qualità dell’output, di certo non ottimale ai livelli attuali.
Come riportato nell’articolo di ieri, l’adattatore AV Digitale Lightning allo stato attuale non trasmette un segnale 1080p puro, adoperando risoluzioni inferiori (1600×900) che il chip al suo interno si occuperà di scalare successivamente.
Via | 9To5Mac
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