In Italia si sta discutendo sempre più sulla riduzione dell’utilizzo del denaro in contante a favore di altri mezzi di pagamento come carte di credito, bancomat o pagamenti mobili. La notizia della crescita dei pagamenti in mobilità quindi ci avvicina sempre di più al denaro elettronico ed anche alle usanze di moltissimi altri Paesi europei.
I dati provenienti dall’Osservatorio NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano sostengono che finalmente anche in Italia i pagamenti avvenuti tramite smartphone stanno prendendo sempre più piede: nel 2011 si sono avute 700 milioni di transazioni, l’anno successivo sono state ben 900 milioni (di cui 470 milioni tramite smartphone).
L’acquisto dei contenuti digitali invece è in crescita del 15% rispetto al 2011: gli italiani abbandonano infatti l’acquisto di contenuti tramite SMS (in calo del 12%) ma si rivolgono agli store virtuali per effettuare acquisti (in crescita del 20%).
L’utilizzo del Mobile Remote Payment & Commerce per beni e servizi registra invece una straordinaria crescita del 60% raggiungendo un valore di circa 310 milioni di euro.
Questo è stato reso possibile principalmente da 5 fattori chiave:
- La diffusione dei POS NFC (Near Field Communication), i quali sono passati dai 5’000 del 2011 ai 30’000 del 2012, e si prevede che per la fine del 2013 superino gli oltre 170’000.
- Le banche italiane si sono attrezzate per offrire nuove carte di credito (anche ricaricabili) con tecnologia Paypass. Attualmente quelle in circolazione sono circa 2 milioni.
- La legislazione con i decreti Salva Italia e Sviluppo Bis ha incentivato l’utilizzo del denaro elettronico.
- Gli enti pubblici e alcune società private si sono aperti a nuovi servizi quali il pagamento dei mezzi pubblici (600.000 biglietti di corsa semplice), dei taxi (10’000 corse pagate), dei parcheggi (700.000 ore di parcheggio pagate) e delle ZTL tramite smartphone, SMS, NFC, applicazioni dedicate o altri mezzi.
- Accordi tra i diversi operatori telefonici e società esterne per poter pagare col proprio credito telefonico.
- Sempre più dispositivi supportano l’NFC e si prevede che quest’anno si possa passare dai 2,5 ai 6 milioni di dispositivi supportati.
Tutto questo vuol dire che entro il 2016 il valore dei pagamenti mediante Mobile Proximity Payment sarà di circa 4,7 miliardi di euro, dei quali 1,5 miliardi verranno effettuati nei micro-pagamenti.
Questa ricerca dimostra quindi che se abbiamo dei mezzi di pagamento alternativi che ci possono semplificare la vita, noi italiani siamo ben propensi a sfruttarli. Ciò che mancava prima quindi erano questi mezzi, e non la nostra abitudine nell’utilizzare solo denaro contante come dichiarato da molte persone.
Se il mercato italiano si sta evolvendo in questo senso possiamo solo esserne felici e sperare che la situazione continui a migliorare sempre di più.
Via | Tom’s Hardware
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