Come vi avevamo evidenziato in questo nostro articolo, negli States il jaibreak è pienamente legale per quanto riguarda gli smartphone, ma non si può dire lo stesso della procedura di “sblocco” della parte telefonica.
Proprio per contrastare questa decisione del governo americano, è stata ufficialmente indetta una petizione online per ripristinare la legalità delle operazioni di sblocco della parte telefonica dei device, alla quale hanno aderito oltre 100.000 utenti. Le firme di questi, hanno consentito di raggiungere la soglia minima richiesta per ottenere una risposta ufficiale dall’Amministrazione Obama. Sostanzialmente la petizione vuole ripristinare la legalità dela procedura, senza dover per forza ricorrere all’operatore telefonico.
Nel mese di gennaio, il processo di sblocco di un cellulare tramite un’applicazione di terze parti fu rimosso dalle eccezioni del Digital Millennium Copyright Act, rendendo di fatto illegale per gli utenti, eseguire il processo autonomamente. Dal 26 gennaio infatti chiunque voglia sbloccare il proprio device dovrà per forza rivolgersi al proprio operatore, il quale potrebbe anche rifiutarsi di eseguire la procedura.
In meno di un mese sono state raccolte queste 100mila firme per la petizione contro la nuova norma, in cui si sostiene che i clienti saranno costretti a pagare tariffe di roaming esorbitanti per effettuare chiamate durante un viaggio all’estero. Ora per gli utenti americani non resta che attendere la risposta ufficiale e sperare che la nuova legge venga abolita.
Via| CultOfAndroid
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