App Store e Google Play sono “vittima” dell’ultima ricerca di Distimo, che considera il successo delle nuove applicazioni presentate sui due mercati da nuovi sviluppatori, che non si sono mai occupati del settore mobile in precedenza.
Qualche anno fa App Store era un’opportunità per tutti i nuovi sviluppatori che volevano raggiungere il successo. Si trattava di uno store moderno, con un bacino d’utenza in forte crescita e relativamente poco popolato, che permetteva risultati da capogiro in maniera non del tutto difficile.
Secondo l’ultimo studio di Distimo la situazione non è poi così rosea per gli sviluppatori che si accingono ad entrare adesso – un po’ in ritardo – nel mondo delle applicazioni mobile. La situazione è peggiore su App Store che su Google Play.
Sullo store di Cupertino infatti delle prime 250 applicazioni solamente lo 0,25% dei profitti va a nuovi sviluppatori, mentre su Android la percentuale si alza fino all’1,2%. Come possiamo vedere dal grafico le prime posizioni sono occupate da nomi conosciutissimi e spesso sono coperte da titoli ludici.
Non dobbiamo pensare però ad una situazione di crisi, visto che i “veterani”, gli sviluppatori già conosciuti, riescono a generare profitti con estrema facilità da questi store: basti pensare a Google Maps, che ha avuto milioni di download in pochi giorni, o Angry Birds Star Wars che ha guadagnato 1 milione di dollari in una sola settimana.
La realtà è che forse ci sono troppe applicazioni di cui la reale utilità diviene veramente dubbia. In effetti quante applicazioni riusciamo ad installare ed usare costantemente sui nostri dispositivi? Ha veramente senso la lotta a chi ha più applicazioni nel proprio store?
Via | iDownloadBlog
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