Su internet sono apparse alcune recensioni del film jOBS, che dovrà essere lanciato nelle sale cinematografiche americane il 19 aprile 2013. Le critiche sono a volte discordanti, ma sembra che il sentore generale sia di leggero disappunto.
jOBS è il nuovo film di Joshua Michael Stern basato sulla vita di Steve Jobs, che dovrebbe fare la sua comparsa nelle sale americane il 19 aprile prossimo. Sono apparse online le prime recensioni in cui viene criticata l’incapacità della pellicola di estrapolare dai contenuti il metodo di pensiero di Jobs, il “Think Different” che lo ha reso celebre nel corso della sua carriera.
Il lavoro degli attori è certosino e rendono i vari protagonisti realistici in alcune delle loro più note sfaccettature, ma il film racconta una storia da un punto A ad un punto B senza metterci del suo. Inoltre sembra che ci siano parecchi aspetti che non sono mai avvenuti nella realtà, come puntualizzato anche dallo stesso Steve Wozniak. Lo stesso ha affermato anche che Steve Jobs si sarebbe sentito offeso ed imbarazzato dal ritratto che Ashton Kutcher ha fatto della sua persona.
Il co-fondatore di Apple ammette che il film racconta la sua storia in un modo che non è mai avvenuto nella realtà. Steve Jobs non si è mai atteggiato a “visionario del mondo della tecnologia” nei suoi primi anni di carriera. Quella è una caratteristica che ha assunto successivamente, molti anni dopo rispetto ai tempi iniziali. In pratica i protagonisti sono stati “disegnati” nella loro gioventù con le stesse personalità che poi li hanno contraddistinti quando ormai diventati popolari.
Wozniak non ha mai lesinato commenti negativi sul lavoro di Stern, ricordiamo infatti il suo perentorio rifiuto ad accettare di partecipare alla produzione della pellicola proprio perché la sceneggiatura proposta “sembrava come se fosse spazzatura”. Il co-fondatore Apple ha scelto di partecipare al progetto sulla vita di Jobs che verrà realizzato dalla Sony.
Per quanto riguarda le critiche della rete i pareri che affiorano sono leggermente discordanti, ma tutti presentano un film mediocre con alti e bassi, per un risultato tutto sommato positivo. Su iMDB la media è di 6,6/10, che ne traccia un film senza infamia e senza lode.
The Next Web definisce la pellicola come “decente” segnalando le performance dell’attore Kutcher, nei panni di Steve Jobs. L’impressione è quella di un lavoro certosino svolto attorno al personaggio per carpirne il modo di esprimersi e di gesticolare, per un risultato il più possibile realistico.
Il film sembra invece piatto per CNET, che tratta alcuni temi in maniera piuttosto edulcorata. Secondo l’autorevole sito di tecnologia, nel film non è presentata la parte rude del Jobs “giovane”, quella in cui puzzava, urlava costantemente e che lo portava spesso a piangere: il Jobs maniaco ed ossessionato dai suoi prodotti, in pratica, che ha portato Apple in auge e l’ha resa immortale nel tempo.
CinemaBlend ammette che jOBS non fa nulla per portare su grande schermo il modo di pensare di Apple, il “Think Different” che tanto ha contrassegnato il passato dei prodotti di Cupertino, mentre SlashFilm sostiene che il film vuole introdurre troppa carne a fuoco, mancando poi nell’obiettivo principale, che è quello di farci conoscere Steve Jobs.
Infine, CriticWire mette a paragone jOBS con “The Social Network”, il film sulla nascita di Facebook con protagonista un giovane Zuckerberg e tutti i processi mentali che lo hanno portato a creare quello che è il social network più usato (ed abusato) dei giorni nostri. Il film ha osato non poco per portare su schermo qualcosa che noi tutti non conoscevamo ed è proprio questo che manca a jOBS, la capacità di osare che contraddistingue tutti i grandi geni.
Via | iClarified
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