Gli sviluppatori mobile preferiscono programmare app per iOS, seguito da Android e BlackBerry OS. La classifica rimane sostanzialmente invariata rispetto a quanto successo l’anno scorso, anche se il sistema operativo di Google sembra ridurre il gap.
Uno studio di VisionMobile, sponsorizzato da AT&T, Mozilla e Nokia, riporta che nel 2013 il 48% degli sviluppatori mobile utilizza iOS come piattaforma principale per le proprie applicazioni. Gli altri gradini del podio sono occupati da Android (44%) e BlackBerry (38%). Stupisce l’elevata percentuale di quest’ultimo sistema operativo, che ha un market share notevolmente inferiore rispetto ai concorrenti diretti.
Per quanto riguarda, invece, il totale degli sviluppatori che si occupano di una piattaforma non esclusivamente come piattaforma principale, Android detiene la leadership con il 72% degli sviluppatori intervistati durante lo studio, con un risultato cresciuto del 4% rispetto all’anno scorso rispetto al declino del 5% degli sviluppatori iOS.
Ben l’86% degli sviluppatori programma app anche per tablet, facendo capire come questo sia un settore decisamente importante per quanto riguarda i ricavi, preferendo l’iPad come piattaforma più remunerativa in assoluto. Il metodo che garantisce i migliori incassi, secondo gli intervistati, è quello relativo alla presenza delle pubblicità all’interno delle app.
Nella tabella appena riportata possiamo vedere quali sono i motivi che spingono gli sviluppatori a preferire iOS su Android: se da una parte la base di utenti è la medesima (37%), i costi di sviluppo sono notevolmente inferiori, così come sono superiori i guadagni. Se non bastasse sono molti altri i motivi per cui gli sviluppatori utilizzano iOS come piattaforma principale: ad esempio il migliore ambiente di sviluppo, la documentazione e gli SDK e la visibilità concessa da App Store alle app emergenti.
Dai questi dati si evince che ancora oggi, nonostante il notevole successo di Android, gli sviluppatori non si lasciano scappare le opportunità di guadagno offerte dall’App Store di Apple.
Via | CultOfMac
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