È notizia di qualche giorno fa, ma la bufera è scoppiata solo oggi: 10 assessori siciliani hanno ricevuto in dotazione degli iPhone 5 per poter svolgere le loro mansioni, poco dopo però ci hanno ripensato ed hanno deciso di restituirli e di comprarsi dei telefoni di tasca propria.
In questo periodo in cui ci vengono imposte restrizioni e privazioni a causa della crisi economica, c’è anche qualcuno che però non sente il bisogno di collaborare. È il caso di 10 assessori comunali di Palermo che, stanchi della loro dotazione tecnologica di “scarsa qualità”, grazie ad una delibera comunale hanno deciso di acquistare a spese del comune un iPhone 5 da 64GB a testa, per un totale che sfiora i 10’000€.
Ora però è iniziata la campagna elettorale ed una notizia del genere non avrebbe giovato al partito di cui fanno parte, quindi sono subito tornati sui loro passi riconsegnando i telefoni e acquistandone di nuovi, ma certamente meno costosi, di tasca propria.
La restituzione dei telefoni non è però stata registrata dall’ufficio incaricato a gestire l’operazione e quindi l’acquisto è stato trascritto nelle spese. Ovviamente una spesa di poco meno di 10’000€ non è passata inosservata dagli esponenti dell’opposizione e quindi hanno reso pubblica la notizia.
La situazione è tornata alla normalità solo dopo una nota rilasciata da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, in cui si precisa che:
Il presunto acquisto da parte dell’Amministrazione comunale di alcuni telefonini per un costo complessivo di quasi 10.000 euro è, anche se tecnicamente corretta, frutto di un malinteso che si è chiarito solo in queste ore. Gli Assessori interessati hanno, già da settimane, restituito i telefoni di servizio acquistando a proprie spese altri telefoni.
Via | MacityNet
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