Un’organizzazione belga, prendendo spunto da quanto successo in Italia negli scorsi mesi, ha presentato denuncia al colosso di Cupertino, chiedendo ulteriori dettagli riguardo le pratiche scorrette adottate per quanto riguarda l’estensione della garanzia AppleCare.
L’Italia è stata l’apripista in Europa per quanto riguarda le pratiche di informazione scorrette adoperate da Apple per quanto riguarda AppleCare, il piano di estensione della garanzia a due anni, teoricamente obbligatori per aderire alle leggi della Comunità Europea.
Apple è stata multata di 1,2 milioni di dollari (con un’aggravante di 264.000$) per aver “ingannato” i consumatori sulla garanzia obbligatoria che avrebbe dovuto garantire agli stessi, avevamo riportato tutti i dettagli in questo articolo.
Era abbastanza logico che si sarebbero susseguiti ulteriori casi riguardo i paesi aderenti all’Unione Europea che ancora vengono raggirati dalle pratiche poco corrette di Apple. L’organizzazione belga per i consumatori Test-Aankoop/Test-Achats ha presentato una denuncia al colosso di Cupertino molto simile a quella presentata mesi fa in Italia. Anche in Belgio, infatti, Apple ed i suoi rivenditori autorizzati informavano in maniera errata i consumatori in modo tale da vendere il famigerato AppleCare Protection Plan per estendere la garanzia a due anni, obbligatoria per legge in tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea.
Nel marzo dello scorso anno, in seguito a quanto successo in Italia, 10 paesi europei ed altrettante organizzazioni dei consumatori hanno richiesto ad Apple di apportare le dovute modifiche alle politiche di garanzia adottate dall’azienda nei confronti dei consumatori.
Da quello che si evince dalla denuncia di Test-Aankoop/Test-Achats, Apple sembra sia “rimasta sorda alle richieste”. Quello che chiede l’organizzazione belga è semplicemente di rispettare le leggi della Comunità Europea e di correre ai ripari come fatto in Italia: nel Bel Paese, infatti, Apple ha cambiato le norme sulla garanzia dei propri prodotti, i termini e le condizioni ed ha anche rimosso dagli scaffali dei negozi fisici qualsiasi cosa riconducibile ad AppleCare.
Via | 9To5Mac
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