L’incontro tra Tim Cook e Miao Wei, rappresentante del governo cinese, è stato reso noto dal ministro dell’Industria e dell’Information Technology ed i due avrebbero discusso di argomenti importanti quali la presenza di Apple in Cina ed il mercato globale delle telecomunicazioni.
Cook è stato precedentemente in Cina già lo scorso marzo, quando ha visitato una fabbrica della Foxconn, azienda che assembla iPhone. In quel viaggio, ha anche incontrato il vice premier cinese Li Keqiang per discutere di questioni di proprietà intellettuale, nonché sulla potenziale cooperazione con il governo cinese.
L’anno scorso, la visita di Cook in Cina è servita per discutere sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche dei fornitori di Apple. I critici sostenevano infatti che aziende come Foxconn, costringevano i dipendenti a lavorare per lunghi turni di lavoro facendo anche straordinari, per una paga inadeguata.
Ora la situazione è ora cambiata: le condizioni lavorative sono migliorate, gli stipendi sono aumentati (si ipotizza che Apple stessa sovvenzioni gli aumenti salariali) e sono stati stanziati 100 milioni di dollari per aprire una catena di montaggio dei Mac direttamente negli Stati Uniti.
Foxconn è sempre stata criticata moltissimo negli anni passati a causa delle condizioni lavorative e dei suicidi che diventavano sempre più frequenti. Ora invece si sta cercando di voltar pagina e di ricostruire un’immagine nuova aprendo le porte ai sindacati indipendenti e fornendo informazioni regolari alle aziende partner occidentali.
Dalla precedente visita di Cook lo scorso marzo, Apple ha anche quasi raddoppiato la propria presenza retail in Cina: 10 mesi fa infatti Apple aveva solo sei punti vendita nel Paese (uno ogni 216 milioni di abitanti), mentre ora gli Apple Store sono ben 11, e molti altri ne apriranno in futuro.
Via | AppleInsider
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