Samsung oggi ha prodotto il suo primo chip di test dotato della tecnologia FinFET a 14nm. Questo processo produttivo potrebbe offrire una considerevole potenza nei microprocessori dei nostri smartphone di domani, assieme ad un assorbimento energetivo irrisorio.
Samsung è senza alcun dubbio una delle aziende più prolifiche ed in salute di tutto il panorama dell’elettronica di consumo. Inoltre, a differenza di Apple, offre un ventaglio di prodotti sterminato, sia per altre aziende che per i consumatori finali, che spazia da elettrodomestici per la casa fino ad arrivare ai più avanzati microprocessori mobile del momento.
È di pochi giorni fa la notizia che è in corso l’espansione di uno dei suoi stabilimenti in Texas, ad Austin, e da poche ore Samsung ha ufficializzato la costruzione del suo primo chip a 14nm, basato su tecnologia FinFET. Questo dovrebbe associare delle potenze incredibilmente elevate ad un assorbimento energetico particolarmente contenuto.
Il nuovo processo produttivo è stato paragonato al Tri-Gate di Intel (per via della “tridimensionalità” dei transistor), presente sui processori Ivy Bridge, e dovrebbe garantire un sostanziale aumento prestazionale rispetto alle tecnologie esistenti anche in campo mobile. Infatti il primo test è stato condotto in collaborazione con ARM e Synopsis, segnale positivo per chi vorrebbe vedere un processo produttivo così raffinato a 14nm anche sui dispositivi mobile delle prossime generazioni.
Tuttavia riteniamo altamente improbabile che già dal prossimo anno potremo vedere soluzioni di questo tipo sui nostri smartphone. Inoltre, possiamo considerare ancora più improbabile che questa tecnologia possa essere introdotta nei prossimi iPhone, considerando anche il progressivo allontanamento delle due aziende, Apple e Samsung.
Via | Engadget
Leggi o Aggiungi Commenti