Come tutti noi sappiamo, fin da quando Siri esiste, l’assistente vocale di Apple recupera le informazioni sul web. Piper Jaffray ha testato a fondo il funzionamento di Siri ed ha notato che, con l’introduzione di iOS 6, Apple è riuscita a ridurre del 50% le richieste ai server di Google. Vediamo nel dettaglio in che modo.
Come possiamo vedere dalla tabella, i valori percentuali comparati tra iOS 5 ed iOS 6 sono cambiati. Il caso più evidente è quello di Google ed il nuovo servizio Mappe di Apple. La risposta a questo cambiamento è abbastanza elementare, ma cerchiamo di capire nel dettaglio in che modo si sono spostate le informazioni richieste prima a Google.
L’analista Gene Munster, giovedì scorso ha dichiarato:
Il più grande cambiamento nella richiesta di query a Google, risiede nella rimozione di Google Maps da iOS 6, dal momento che ora il 23% delle risposte sono fornite dalle Mappe di Apple. Anche Yelp e Yahoo ne hanno beneficiato un po’ dalla rimozione di Google Maps. Tuttavia vediamo tutto ciò come un fattore negativo per i consumatori, in quanto consideriamo che le nuove Mappe di Apple siano di qualità inferiore rispetto a quelle di Google.
E’ inoltre stato notato che alcuni miglioramenti in Siri ci sono stati: in iOS 5, Siri ha capito l’89% delle domande poste in un ambiente tranquillo, ma in iOS 6 la percentuale sale al 91%. Per quanto riguarda invece la correttezza delle risposte, con iOS 5 era del 76%, migliorando di 1 punto percentuale in iOS 6.
I test su Siri non si sono limitati a calcolare le percentuali di risposte ottenute da ogni singola azienda esterna ad Apple, ma è stata fatta anche una comparazione con il suo stretto avversario: Google Now.
Com’è possibile notare, Siri sembra battere leggermente Google Now, per correttezza delle risposte e per comprensione.
Munster afferma:
Sembra che i due assistenti vocali siano comparabili tra loro in termini di comprensione delle domande e di correttezza delle risposte. Nel nostro test, Siri ha compreso il 91% delle domande in un ambiente tranquillo rispetto a Google Now, il quale ne ha comprese invece l’88%. In termini di precisione, abbiamo stabilito che Siri ha risposto alle domande con una precisione del 77%, rispetto al 75% di Google Now.
Secondo Munster, i punti di forza di Siri sono i comandi a livello di sistema operativo e la ricerca in locale, mentre quelli di Google Now sono la navigazione e il recupero di informazioni sul web. Infatti Siri è in grado di controllare, ad esempio, i comandi per riprodurre, mettere in pausa o scegliere una data canzone ma, sempre secondo Munster, queste capacità verranno rese disponibili presto anche su Google Now.
Una delle aree in cui sia Siri che Google Now mancano, è quella del commercio. Munster crede infatti che le due aziende in futuro potrebbero stringere accordi con importanti protagonisti del commercio, come Groupon o Living Social, in modo da offrire maggiore assistenza al consumatore.
Via | AppleInsider
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