Una notizia ha scandalizzato il Web nelle ultime ore. Al centro della questione c’è Instagram che, nelle nuove norme sulla privacy, aveva fatto credere di poter vendere le nostre foto trasformandoci in oggetti pubblicitari senza chiederci il consenso nè fornirci un compenso. In realtà le cose non stanno così ed in questo articolo andremo a chiarire la questione.
Il co-fondatore di Instagram, Kevin Systorm, ha fatto sapere di aver eliminato l’avviso delle nuove norme sulla privacy poichè potevano essere fraintese. Verranno presto aggiornate e tradotte nelle varie lingue in maniera tale che tutti possano capirle per bene. Nel frattempo però, cerchiamo di spiegare tutto l’accaduto partendo proprio dalle frasi incriminate:
Some or all of the Service may be supported by advertising revenue. To help us deliver interesting paid or sponsored content or promotions, you agree that a business or other entity may pay us to display your username, likeness, photos (along with any associated metadata), and/or actions you take, in connection with paid or sponsored content or promotions, without any compensation to you. If you are under the age of eighteen (18), or under any other applicable age of majority, you represent that at least one of your parents or legal guardians has also agreed to this provision (and the use of your name, likeness, username, and/or photos (along with any associated metadata)) on your behalf.
La più semplice ed immediata delle interpretazioni di queste norme consiste appunto nel fatto che Instagram possa prendere le nostre foto, l’username, i dati legati alla geolocalizzazione e le nostre azioni per utilizzarle come mezzo pubblicitario, senza riconoscerci alcun compenso.
In realtà quello che si voleva intendere era un concetto decisamente diverso:
Instagram sta lavorando ad un nuovo sistema che permetterà ai normali utenti oppure ai Brand di promuovere le proprie foto per aumentare i Mi Piace o di promuovere i propri profili per aumentare i follower. Ad esempio, supponiamo che una catena di negozi di articoli sportivi voglia promuovere il proprio account per guadagnare follower: in questo caso, Instagram, per rendere più rilevanti i nuovi follower, andrà ad agire sugli interessi. Questo significa che tramite l’accesso ai nostri Like, ai Follow e le foto, riusciremo a visualizzare inserzioni affini ai nostri interessi. Pertanto il banner che promuove l’account della catena di negozi sportivi verrà visualizzato soltanto dalle persone che seguono “Nike”, “Adidas” e così via, oppure dalle persone che si sono fotografate e taggate in una palestra o ancora persone che hanno scattato o “preferito” foto di contenuti sportivi.
Si tratta solo di pubblicità mirata quindi, quella che Facebook porta avanti già da anni con un gran successo per quanto riguarda le Pagine.
Concludendo: Su Instagram sta per arrivare la pubblicità e purtroppo questa cosa è imprescindibile. La cosa importante però è che Instagram non venderà le nostre foto per ottenere un guadagno aziendale, ne le utilizzerà per auto-pubblicizzarsi. Tutto quello che farà Instagram sarà utilizzare i nostri “interessi” (foto, tag, azioni, following) in maniera tale che tutta la pubblicità che (inesorabilmente) andremo a visualizzare, almeno sarà “mirata” e talvolta anche interessante per scoprire nuovi account da seguire.
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