In un’interessantissima intervista rilasciata al Wall Street Journal il CEO di Google, Eric Schmidt, ha concesso una serie di interessanti rivelazioni in merito alle infinite cause legali fra la società di Mountain View e quella di Cupertino. Schmidt risponde inoltre ad una serie di paragoni in relazione alla somiglianza di alcune caratteristiche simili a quelle di iOS, su Android.
Il Wall Street Journal ha rilasciato un’intervista al direttore esecutivo di Google. Ricordiamo che lo stesso Schmidt ha presieduto al consiglio di amministrazione di Apple nel momento in cui aveva già il ruolo di CEO in Google. Proprio in relazione a questa situazione, potenzialmente rischiosa per conflitti d’interessi, Schmidt è stato licenziato dal consiglio di amministrazione Apple.
Interpellato sulla situazione giudiziaria con la società di Cupertino dichiara:
Apple e Google sono perfettamente consapevoli delle strategie legali del diretto concorrente. È così strano che Apple non abbia ancora citato in giudizio Google stessa, ma esclusivamente i suoi partner commerciali.
Schmidt parla ovviamente dell’annosa diatriba fra Apple e Samsung, ma anche delle altre controversie ancora aperte, contro Motorola o HTC, ad esempio. La frecciatina sembra lampante: probabilmente si tratta di un avvertimento per Apple che, secondo Schmidt, potrebbe uscire scottata da un procedimento penale nei confronti di Google.
Alla richiesta di fornire ulteriori dettagli sul rapporto fra Apple e Google, Schmidt risponde:
Ci sono sempre stati alti e bassi. Logicamente avremmo preferito che avessero continuato ad utilizzare il nostro servizio di mappe e che non avessero “buttato fuori” YouTube dalla Home Screen. Non so perché l’abbiano fatto.
La stampa vorrebbe che noi avessimo un rapporto di competizione di tipo adolescenziale, del tipo: “Io ho una pistola, tu hai una pistola. Chi spara per primo?”
Ma le cose non stanno così. C’è un modo adulto di gestire gli affari: le varie società hanno controversie, ma ci sono state tante occasioni in cui abbiamo avuto l’opportunità di effettuare scambi enormi.
Nell’intervista si è parlato anche del paragone fra Siri e Google Now. Il direttore esecutivo afferma che gli assistenti personali fanno parte della “competizione di prodotti che sfruttano internet ma non sono conformi al Web”. Inoltre si legge dall’intervista che Schmidt non ritiene ancora Windows Phone 8 un concorrente pericoloso per Apple e Google.
Via | TheWallStreetJournal
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