Come Apple, anche Samsung è stata colpita dalle critiche sulle condizioni di lavoro presso i propri impianti e quelli dei fornitori. Fortunatamente la società coreana ha promesso di migliorare la situazione. Le accuse di sfruttamento dei lavoratori sono state fatte dalla China Labor Watch.
Oggi la società coreana risponde a queste accuse tramite un comunicato stampa, affermando che dalle proprie revisioni presso 105 fornitori in Cina, ovvero su oltre 65.000 lavoratori, non sono stati riscontrati casi di lavoro minorile. Tuttavia il gruppo di controllo di Samsung, che comprende 121 dipendenti formati e certificati, ha trovato diversi casi di pratiche inadeguate presso le strutture.
Sostanzialmente queste problematiche consistono in ore di lavoro straordinario al di sopra di normative locali, possesso da parte della dirigenza delle aziende di copie dei contratti di lavoro e la presenza di un sistema di multe per ritardi o assenze. La società coreana in seguito afferma:
Ci impegneremo nell’individuazione e nell’adozione di misure volte a correggere le violazioni riscontrate. Tra le azioni che verranno intraprese ci saranno nuove politiche per le assunzioni, orari di lavoro e straordinari che salvaguarderanno la salute e il benessere dei dipendenti.
La China Labor Watch aveva già accusato Samsung lo scorso Agosto, in relazione alla HEG, fabbricha che sembrava aver assunto dipendenti minorenni. Dai controlli sembrano comunque emerse altre problematiche, fortunatamente. Tuttavia la società coreana ha richiesto a tutti i suoi fornitori di adottare determinate politiche lavorative avvisando che cesserà qualsiasi contratto con aziende che sfruttano il lavoro minorile. Speriamo che le condizioni di questi lavoratori migliorino definitivamente.
Via | AppleInsider
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