Davvero curiosa la vicenda giudiziaria di Apple, la quale ha perso pochi giorni fa una causa intrapresa sul nome del proprio prodotto di punta. A seguito dell’introduzione nel 2007, l’iPhone è diventato un vero status symbol. Un nome che tuttavia Apple vìola in Messico, in quando la pronuncia fonetica è simile ad un altro marchio registrato anni prima.
iFone è una azienda messicana nel campo delle telecomunicazioni, operante sul mercato con tale nome dal 2003 a seguito della registrazione presso i pubblici uffici. Nel 2007 avviene il lancio dell’iPhone e per Apple iniziano tutta una serie di trafile giudiziarie a seguito dell’utilizzo di un nome che, vista la semplicità, in alcuni paesi poteva già essere stato registrato. L’anno successivo il lancio dell’iPhone, Apple cercò di acquisire il controllo esclusivo del marchio.
Senza risultati, Apple decide di trascinare in tribunale la relativamente piccola società di telecomunicazioni messicana la quale, per nulla intimorita, decide di proseguire nella vicenda legale sfidando il colosso dell’elettronica. Pochi giorni fa tuttavia la 18a Corte Distrettuale d’Appello del Messico ha sentenziato che la somiglianza fonetica tra i due nomi è elevata e che l’azienda di Cupertino viola quindi l’utilizzo di un marchio registrato e come tale dovrà riconoscere all’altra parte una serie di rimborsi.
Aziende come Apple, cercando di proteggere alcuni marchi importanti, quali “iPhone” per l’appunto, in ogni classe disponibile in un paese in modo da proteggersi contro l’utilizzo improprio al fine di sfruttare la notorietà del marchio registrato. L’azienda possiede già due marchi iPhone in Messico, rispettivamente nelle classi 9 e 28, le quali coprono i dispositivi di giochi elettronici. La causa di pochi giorni fa riguarda invece la classe 38, riguardante i servizi di telecomunicazione, nella quale il marchio iFone fu registrato prima del più noto iPhone.
The Verge riporta che tale sentenza non avrà alcun impatto sulla capacità di Apple di vendere il proprio dispositivo in Messico anche se d’ora in poi sarà costretta a pagare una bella cifra all’azienda iFone.
Via | Macrumors
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