All’inizio di questo mese Samsung ha accusato di cattiva condotta il capo della giuria nella causa legale contro Apple, Velvin Hogan, ed ha presentato una richiesta di annullamento della sentenza al giudice. Questo in merito alla sentenza che ha decretato la vittoria di Apple nell’importante causa legale contro Samsung per la violazione di brevetti.
In questi giorni Apple ha provveduto a depositare la sua risposta, affermando che Samsung ha già avuto l’opportunità di indagare il capo della giuria Velvin Hogan durante la selezione della giuria stessa e che ormai è troppo tardi per effettuare certe lamentele.
Però la faccenda non si chiude qui. Infatti uno dei problemi principali è che durante la selezione della giuria, è stato chiesto a Hogan se fosse stato coinvolto in cause legali. Egli avrebbe mentito, omettendo al giudice il fatto che nel 1993 era stato citato in giudizio dal proprio ex datore di lavoro, la Seagate, per una violazione contrattuale.
Il bello è che lo scorso anno, Samsung è diventata la più grande azionista della Seagate. Secondo il team legale della società coreana quindi, questo fatto potrebbe aver influenzato la decisione finale in favore di Apple. Il fatto che il signor Hogan non abbia parlato del processo contro Seagate porta in essere problemi di distorsione che Samsung avrebbe avuto modo di approfondire.
Nella sua risposta, Apple sottolinea che Hogan ha affermato alla corte il fatto che egli aveva lavorato alle dipendenze di Seagate durante la selezione della giuria, e che se Samsung avesse davvero dei dubbi su una potenziale distorsione del verdetto, avrebbe potuto indagare ulteriormente. Il risultato è che Samsung ha rinunciato al diritto di indagare sulle suddette questioni. La battaglia non avrà mai fine.
Via | TheVerge
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