Pochi giorni fa, come vi abbiamo segnalato, è arrivato su App Store un titolo molto atteso per i fanatici del genere JRPG. Si tratta di Final Fantasy Dimensions, prodotto come sempre dalla casa nipponica Square-Enix, che si è occupata della serie fin dalla sua lontanissima nascita. Ma dopo tutti i Final Fantasy usciti finora e tutti i cambi di stile adottati negli anni da Square-Enix, cosa abbiamo davvero per le mani? Andiamo a scoprirlo in questa approfondita recensione.
Può essere facile recensire titoli da cinque minuti come Angry Birds, Asphalt, Temple Run e soci, ma quando si tratta di un JRPG, anche tre giorni sono pochi. Ciononostante, siamo riusciti a farci una perfetta idea di ciò che ci siamo ritrovati tra le mani, grazie a tante ore di gioco, ed ora andremo ad illustrarvi le nostre impressioni. Trattandosi di un titolo piuttosto profondo dal punto di vista del gameplay, preparatevi ad una lettura ampia e approfondita!
Partiamo dall’inizio. Final Fantasy Dimensions è un JRPG (genere di gioco caratterizzato di solito da combattimenti a turni) e, soprattutto, è lungi dall’essere un gioco nuovo. Il titolo, invece è nuovissimo. Spieghiamoci: siamo davanti a Final Fantasy Legends: Hikari to Yami no Senshi (tradotto: Final Fantasy: i Guerrieri della Luce e dell’Oscurità), titolo sviluppato da Square-Enix e Matrix Software rilasciato, pensate, nel 2010.
Si tratta di un capitolo appositamente pensato per i dispositivi mobili giapponesi, e che non è mai arrivato qui. Due anni dopo il lancio, la società nipponica decise di rispolverare il titolo e di proporlo all’interessante mercato occidentale. Ed eccolo qui: Final Fantasy Dimensions. Come appena detto, è un titolo pensato per dispositivi mobili, dotato dunque di una interfaccia ripensata, con l’obiettivo finale di risultare più fruibile dagli schermi touch.
Se il biglietto da visita finora è bizzarro, non migliora di certo andando avanti: il gioco è strutturato ad episodi, ciò significa che al download non pagheremo nulla, ma dovremo acquistare separatamente i quattro capitoli del gioco attraverso il sistema di in-app purchase. Questo non sarebbe nemmeno un problema, se i capitoli fossero venduti ad un prezzo onesto. Invece qui parliamo di 2,39€ per il primo capitolo e 7,99€ per gli altri tre. Ma se siete fanatici della semplicità, potrete sempre acquistare il pacchetto completo per, attenzione, 22,99€. Una scelta del genere non premierà Square-Enix dal punto di vista dei ricavi.
Tralasciando un attimo il prezzo, siamo andati a testare il gioco vero e proprio. La storia è un classico calderone fatto di elementi tipici della serie, con maggiori rimandi ai primi episodi della serie: in un mondo alternativo, dal sapore medievale-fantasy, regna la pace dopo anni di guerra mondiale. Due gruppi di giovani ragazzi, provenienti da contee e realtà diverse finiscono per incontrarsi nel tempio del Cristallo dove, per circostanze inizialmente poco chiare, il Cristallo viene spezzato e il mondo viene diviso in luce e oscurità. I due gruppi di ragazzi si mescolano involontariamente tra di loro e si ritrovano divisi, senza possibilità di riconciliarsi.
Il Cristallo dona grandi poteri ai due gruppi di giovani che, scopriremo, sono stati scelti dal destino rispettivamente come Guerrieri della Luce e Guerrieri dell’Oscurità. Nel frattempo, i normali equilibri finora mantenuti si sono spezzati, e il mondo è nel caos.
Non andremo oltre con la trama, che è sempre stata parte integrante del valore complessivo del gioco. Possiamo però dire senza problemi che si tratta di una storia di buon livello, con intrighi che si prolungano per gran parte del gioco e momenti emotivamente toccanti. Nulla che possa arrivare ai fasti della serie (FF4, FF6, FF7), ma tutto sommato ci è piaciuta.
Tralasciando il breve prologo, abbiamo quattro capitoli piuttosto lunghi (circa 4-5 ore ciascuno), in cui per la prima volta abbiamo un’alternanza di punti di vista. Giocheremo infatti sia dal punto di vista dei Guerrieri di Luce che dei Guerrieri dell’Oscurità, entrambi alla scoperta del mondo devastato dalla rottura del Cristallo. Come nel caso dei primi capitoli della serie, abbiamo uno sviluppo del gioco tutto incentrato sulla main quest. Dunque niente missioni e personaggi secondari: le città sono popolate di personaggi che ci daranno informazioni, venditori ed elementi relativi alla storia principale.
Parliamo del lato dei combattimenti. È interessante notare che gli sviluppatori abbiano deciso di riprendere il “job system” usato anche in FF3 e altri sporadici episodi. Come funziona: da un certo punto in poi (guarda caso, appena finita la parte gratuita del gioco) abbiamo la possibilità di assegnare dei ruoli (jobs) ai nostri personaggi.
Questi ruoli sono molteplici e spaziano dal guerriero (che può equipaggiare spade lunghe, armature pesanti e contrattaccare ai nemici) a diversi tipi di maghi (mago bianco, mago nero, mago rosso, devoto, stregone ecc.) più classi più ricercate come ninja, ranger, monaco e così via. La personalizzazione è massima: nulla vi impone di impostare un deciso ragazzo come mago bianco da retrovie e rendere una docile fanciulla un monaco da prima fila in grado di spazzare via i nemici più coriacei a suon di colpi senza armi. Andando avanti con il gioco, accadono due cose: si ottengono punti per migliorare la classe del personaggio e nel frattempo, si ottengono piano piano nuovi “jobs”. Al giocatore spetterà la decisione: conservare i punti per specializzarsi in jobs nuovi o investirli subito nelle classi di partenza?
Comunque vadano le cose, i combattimenti sono abbastanza affrontabili. O meglio: Dimensions fa meno effetto “tirata di capelli straziante” rispetto ai predecessori in 2D. Per non allontanarci troppo da iOS, diciamo che è più affrontabile di FF3, che in alcune parti è davvero ostico. Rispetto a quest’ultimo abbiamo un cambiamento nel gameplay: i combattimenti sono a turni “attivi”, il che significa che mentre decidiamo cosa fare, il tempo va avanti e i nemici possono attaccare, quindi bisogna fare tutto alla svelta.Dopo la nostra scelta, una barra indicherà il tempo necessario per riprendersi ed effettuare la nuova scelta. Questo dà più importanza alla velocità dei personaggi che, se abbastanza veloci rispetto al nemico, possono anticiparlo e, a volte, addirittura fare due attacchi prima che questo possa ribattere. Novità inaspettata, infine, la presenza delle “fusion abilities”, abilità che prevedono la fusione di più magie per crearne di più potenti.
Evitando di entrare troppo nei particolari e risultare pesanti, diciamo dunque che si tratta di un classico esempio “vecchio stile” della saga Final Fantasy. Trama interessante, boss fight, e tanti combattimenti in cui dare sfogo alle tantissime abilità che si apprendono con il tempo. Tutto accompagnato da una colonna sonora che, anche qui, non raggiunge i fasti della serie ma è comunque decisamente molto godibile e, soprattutto, varia in base al gruppo con cui stiamo giocando, evitando di suonare ridondante. È anche possibile impostare una colonna sonora in stile retrò per tutte le scene di gioco ma, incredibilmente, anche qui nulla è gratis: 7,99€ per ottenere questo contenuto aggiuntivo.
Cosa dire, infine, sulla grafica? Non troppo: è in 2D, tipicamente in stile pre-FF7 (questo non è un punto negativo..anzi!). Su iPad di terza generazione, da cui abbiamo scattato gli screenshot per questa review, abbiamo una leggera scalettatura di tutto (tranne i menu) ma non è nulla di davvero preoccupante. Ricordiamo che si tratta di un titolo non nato specificatamente per iOS, per cui la prenderemo come mezza giustifica. Comunque sia, il lavoro è sufficiente. Mancano però le vignette dei personaggi durante i dialoghi, cosa che toglie un pò di carattere al tutto. Sufficiente anche il lavoro grafico sulle animazioni dei combattimenti, mentre l’ottimizzazione generale è molto buona: anche su iPhone 4, si gioca senza alcuna incertezza.
Promosso, dunque? Purtroppo, il titolo di casa nipponica non si avvicina alla sufficienza. Se il prezzo salato non dovesse bastare a fermarvi, ci sono un pò di altre cosette che riusciranno comunque a farvi innervosire. Il gioco è soltanto in inglese, cosa che ci ha stupito, dopo aver visto il discreto lavoro di traduzione di Chrono Trigger avvenuto appositamente per il porting su iOS e Android. Questo mina abbastanza alla comprensibilità e godibilità della trama, anche per chi è abituato a leggere in inglese (alla lunga ci si stufa e si salta qualche dialogo).
Fosse questo il principale problema di Final Fantasy Dimensions, non sarebbe poi così terribile. E invece no: i combattimenti casuali tipici della serie sono stati impostati qui ad una cadenza così frequente che il giocatore finisce per irritarsi in poco tempo. Lo consideriamo il difetto più pesante del gioco, perché incide davvero molto alla godibilità di tutto. Avremmo preferito di gran lunga combattimenti più difficili rispetto a incontri ogni quattro passi (alcuni di questi, nemmeno troppo facili).
Non finisce qui: le musiche, per quanto ben curate, a volte non coprono scene importanti del gioco, togliendo molta atmosfera. Non esiste condivisione dei salvataggi via iCloud (quindi se giocate su iPhone e iPad non potrete condividere lo stesso salvataggio). E ancora: l’interfaccia è buona su iPad ma meno su iPhone, dove i tasti potrebbero risultare un pò piccoli. Per un titolo “pensato per il mobile” ci aspettavamo di meglio sotto questo punto di vista.
Continuiamo: il pulsante di azione è impostato anche alle frecce di movimento, quindi se vi muovete verso un oggetto lo prenderete senza accorgervene (fastidiosissimo!). Infine, la formattazione del testo è sballata: le parole che non entrano nel rigo vengono messe a quello sottostante senza nemmeno un segno di punteggiatura, rendendo difficoltosa la lettura.
I fan sfegatati di Final Fantasy sono avvisati. Ma ad essere onesti, non si tratta di un cattivo Final Fantasy. Cattivo è il prezzo, cattiva è la cura per i dettagli di contorno, come l’interfaccia, i testi, le musiche, la frequenza di combattimenti.
Per tutti gli altri che vogliono avvicinarsi a questo bellissimo genere di giochi, diamo un suggerimento: allo stesso prezzo, potete comprare in un colpo solo Final Fantasy 3 e Chrono Trigger, due capolavori senza tempo che, a differenza di Dimensions, vi lasceranno seriamente a bocca aperta.
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