In passato ci siamo spesso ritrovati a parlarne, per lo più in prossimità degli eventi musicali che Apple fino al 2010 ha tenuto in quel di settembre, ma un iPod touch con questo tipo di caratteristica non è mai arrivato sugli scaffali. La domanda, in qualunque modo la si pone, rimane sempre la stessa: un iPod touch con una connessione dati avrebbe senso rispetto al target cui il prodotto è destinato? Ad Apple porterebbe davvero del profitto introducendo questa caratteristica? Ci ho riflettuto per molto tempo e sono giunto ad una semplice conclusione. La risposta è no, e vi spiego perché.
Senza dubbio l’idea di un iPod touch capace di accedere ad internet da qualunque luogo è allettante. Pensate ad una sorta di “iPad mini” (molto mini) o se preferite un iPhone senza funzione telefonica, con un paio di GB/mese di piano dati come siamo abituati ormai ad avere per iPad 3G.
Le possibilità che un prodotto del genere veda effettivamente la luce, però, non sono funzione del numero di utenti che potrebbe “attrarre”. Quel che conta è che iPod touch, oggi, è un prodotto quasi strategico, che copre una fascia di prodotti che l’iPhone lascia sguarnita. Un prodotto importante anche a fronte di vendite che certamente impallidiscono se confrontate con quelle dell’iPhone. E’ una console portatile, oltre che un riproduttore musicale, e da un punto di vista demografico è destinato ad un target nettamente più giovane rispetto a quello del melafonino.
L’aggiunta della connettività 3G, però, comporterebbe una serie di modifiche non di poco conto. L’iPod touch deve molto del suo aspetto al fatto di essere estremamente sottile e tascabile. L’aggiunta di uno slot per la microsim comporterebbe già un primo compromesso sul design, dettaglio sul quale in pochi ci hanno effettivamente riflettuto. Un chip per la connettività 3G inevitabilmente impatterebbe sulla durata della carica (dannata batteria) e renderebbe necessaria l’implementazione di una batteria più grande, ergo molto meno sottile.
Altro aspetto fondamentale da non trascurare: il prezzo. Un iPod touch dotato di un chip per la connessione dati costerebbe inevitabilmente di più. Sia perché il prezzo includerebbe il costo del componente, sia perché sarebbe necessaria una ri-progettazione ad hoc, altro dettaglio, questo, non trascurabile assolutamente.
Aggiungiamo ancora che così com’è l’iPod touch è il regalo perfetto, specialmente sotto le festività natalizie. Lo acquisti e te ne dimentichi. Nessuna spesa ulteriore, nessun legame con le compagnie telefoniche, nessun abbonamento mensile cui pensare e per il quale spendere ulteriori euro. Questo è certamente uno dei fattori che convince molti genitori all’acquisto per i propri figli, ad esempio, o che rende più semplice la scelta di un iPod touch come dono per qualche ricorrenza o evento particolare.
Infine c’è la questione più importante di tutte. Che impatto avrebbe un iPod touch su un prodotto come l’iPhone? E’ vero quel che dice Tim Cook, ovvero che l’auto-cannibalizzazione fra prodotti della stessa azienda è la miglior forma di cannibalizzazione che ci sia, ma se non è necessaria, perché innescarla in un momento in cui la concorrenza di Android inizia seriamente a mordere?
In conclusione, lasciatevelo dire, l’iPod touch va bene così com’è, al comando di una nicchia di mercato che non offre rivali analoghi di rilievo. Per evitare che l’inevitabile declino della categoria iPod lo coinvolga eccessivamente, Apple potrà puntare a qualche ritocchino generale, come una nuova fotocamera un po’ più decente, un processore più potente come l’A5, o perché no un A6 per poter sfruttare al massimo i giochi più recenti e un marketing che fondamentalmente continui ad identificarlo come una sorta di console portatile multiuso di sicura presa sulla fascia dei teenager. Del resto, presto un vero “iPad mini” con una connessione dati potrebbe finalmente arrivare sul mercato!
E voi, credete ancora che un iPod Touch 3G possa veder luce?
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