Davvero singolare il dettaglio che si può scorgere a chiare lettere in un nuovo documento presentato da poche ore dai legali di Apple per la causa contro Samsung. A quanto pare casa Cupertino evince grosse violazioni di brevetti, ben 76, nell’OS Android, utilizzatissimo nei dispositivi dell’azienda sudcoreana. L’interminabile vicenda legale fra le due società può essere quindi il frutto di una strategia trasversale della Mela per imputare l’Androide verde?
Qualche tassello del grande mosaico confuso generato dalla vicenda legale Apple/Samsung sembra prendere il proprio posto. In ben 67 pagine del documento presentato a breve l’azienda californiana non si concentra più sulle tecnologie brevettate utilizzate dalla rivale sudcoreana nell’ambito del design o dell’aspetto estetico, bensì sul software. A quanto pare, Apple è molto propensa a ripuntare i riflettori sulle presunte violazioni contenute in Android, OS utilizzato in tutti i device Samsung imputati.
Secondo quanto riportato nel documento “molti brevetti proprietari dell’azienda sono rilevanti per la piattaforma Android”, e la mancanza di licenza d’utilizzo da parte di Samsung nel montare il sistema operativo mobile sui propri prodotti peggiora sicuramente la situazione. Mentre quindi fino ad oggi ci eravamo concentrati sull’aspetto esteriore degli smartphone e dei tablet sudcoreani troppo simile a quello utilizzato da Apple, adesso la disputa apre il fronte “sistema operativo scorretto”.
Android, secondo Apple, utilizza impropriamente ben 76 brevetti che la società non ha mai autorizzato. Tale quantitativo è esplicato nel documento in una forma ridotta di 30 titoli di proprietà esclusiva presenti anche sui prodotti Samsung. E’ quindi chiaro che ora casa Cupertino renda più grande di quanto lo sia attualmente la disputa legale. Android è considerato fra le mura della Mela un OS copiato praticamente da sempre. Se ben vi ricordate anche Jobs aveva riconosciuto la cosa, e aveva promesso di scatenare anche una guerra termonucleare se la cosa avrebbe portato al riconoscimento dei diritti dell’azienda su svariate tecnologie.
Ovviamente non sappiamo dire come la cosa si evolverà, ma è abbastanza ovvio a questo punto che, mentre l’ago della bilancia stava pendendo decisamente verso Apple, ora ritorna al centro, con la probabile introduzione di Google nella questione.
Se si dovessero presentare ulteriori dettagli a riguardo non esiteremo a comunicarveli.
Via | Macity
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