Ormai ci siamo, manca veramente poco e poi conosceremo il nuovo modello di iPhone. Al ritorno dalle vacanze estive ci troveremo con i soliti rumors (sempre loro) riguardanti la presunta data del Keynote che dovrebbe (finalmente) svelare al mondo le caratteristiche tecniche e non, del telefono più ambito, desiderato e chiacchierato di tutti i tempi.
In molti ne criticheranno le linee, l’hardware, il prezzo, ma sono più che sicuro che la fila per prenderlo al day one sarà ancora una volta lunga e interminabile. Non si tratta di semplice fanatismo o di “attaccamento viscerale” al marchio della mela, che vi piaccia o no, iPhone è questo.
Con tutti i suoi difetti, le sue limitazioni, il prezzo eccessivo, anche il prossimo iPhone sarà un prodotto in grado di vendersi praticamente da solo. Questa volta però, Apple deve tornare a stupire, deve riuscire a tirar fuori un telefono che non sia una semplice rivisitazione di quello che abbiamo avuto modo di vedere e per certi versi apprezzare con i precedenti modelli (4 e 4s).
La concorrenza è ormai agguerrita, i loro prodotti sono riusciti a “strappare” delle piccole fette di mercato al melafonino made in Cupertino (qualcuno ha detto Cina?) e ha raggiunto una maturità che deve forzatamente far preoccupare Apple.
A mio modestissimo modo di vedere non si può rischiare di uscire con qualcosa di già visto e che potrebbe esser già vecchio dopo pochi mesi dal day one. Gli eredi del buon Steve dovranno esser particolarmente bravi a convincerci che l’ipotetico dock connector a 9 pin era veramente necessario e che la forma allungata del display non inciderà sulla straordinaria esperienza d’uso data dai precedenti modelli.
Ovviamente parlo delle presunte caratteristiche emerse dalle varie foto e indiscrezioni apparse in rete in queste settimane, anche se personalmente ritengo che il nuovo iPhone avrà un form factor completamente diverso da quello che ormai abbiamo “imparato”ad assimilare.
Ci vuole il tanto acclamato effetto sorpresa che era tipico dei Keynote del buon Jobs, ci vuole il prodotto che spiazzi stampa e concorrenza, ci vuole il prodotto che possa far rimanere a bocca aperta tutti i futuri potenziali clienti, ci vuole il prodotto che possa cambiare nuovamente le carte in tavola.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalle prossime settimane? Non saprei darvi una risposta certa, quello che posso sicuramente dirvi è che il “carrozzone” dei rumors e già partito da tempo e che ancora una volta sarà un successo, anche se mai come quest’anno questa mia ultima frase, potrebbe essere un augurio piuttosto che una vera e propria affermazione.
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