Per chi non lo sapesse, Apple ha chiesto tempo fa a Samsung un risarcimento di circa 2,5 miliardi di dollari con lo scopo di ricompensare tutti i danni subiti dalla rivale sudcoreana con il lancio sul mercato di dispositivi troppo simili agli iDevice. Ma, su che base sono stati proprio quantificati due miliardi e mezzo di danni? I nuovi documenti resi pubblici dalla corte che sta analizzando il caso ce lo mostra.
La richiesta pari a 2,5 miliardi di dollari in royalties si basa su una consulenza richiesta a Invotex Group, team che opera appunto in ambito di calcolo finanziario per le dispute legali. Tale consulenza è espressa sinteticamente in una tabella (immagine sovrastante) schematizzata in 4 sezioni, in ognuna delle quali si analizza un particolare periodo con le relative cifre che Apple ha perso a causa di Samsung, e quelle che ha guadagnato quest’ultima. L’ammontare dei risarcimenti calcolati in ogni sezione vanno dai 2,47 miliardi ai 2,88 miliardi di dollari. Ma non finisce qui.
Sempre nello stesso documento è contenuta oltretutto una tabella molto ben organizzata (immagine sovrastante), rappresentante ben 28 dispositivi Samsung accusati di violazione per determinati brevetti, divisi in Utility Patents, Design Patents e Trade Dress. Il dispositivo più “scorretto” salta subito all’occhio; è il Galaxy S, con ben 9 brevetti violati. Inversamente, il più corretto è il Transform. I Galaxy Tab si trovano nella media, con 5 brevetti violati.
Terzo e ultimo schema contenuto nel documento è quello che potete osservare nell’immagine qui in alto (click per zoommare). Questo mostra, dispositivo per dispositivo, tutti i profitti che Apple ha perso, tutti quelli che Samsung ha ottenuto, le royalties ragionevoli, e la loro somma. Il totale ammonta a circa 2,75 miliardi di dollari che Samsung dovrebbe, secondo quanto deposto dalla Mela, “restituire”.
Via | TheNextWeb
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