E’ inutile girarci intorno: ci troviamo in un periodo in cui il riconoscimento vocale sta prendendo il sopravvento integrandosi sempre di più nei nostri dispositivi ed andando a facilitare tutte quelle operazioni semplicemente “chiamandole”. Mettiamo da parte per un attimo i discorsi da fanboy, e diciamoci la verità: con l’avvento di Siri su iPhone 4S è nata la “mania” dell’assistente vocale, scatenando una vera e propria corsa all’assistente vocale migliore. Nuance è leader nel settore del riconoscimento vocale già da diversi anni e non solo per quanto riguarda smartphone e PC. Credetemi quando vi dico che sta per essere lanciato un assistente vocale davvero rivoluzionario…
Come vi dicevo, Nuance già da diversi anni ha lavorato e sta lavorando sul riconoscimento vocale in diverse applicazioni, rendendo i propri algoritmi sempre migliori. Nuance ha collaborato con Apple sul rilascio di Siri, e come avrete potuto notare, è diventato molto popolare in poco tempo. Dall’uscita dell’iPhone 4S siamo circondati da pubblicità dove anche i personaggi più famosi si mettono in gioco utilizzando l’assistente vocale di Apple per le più disparate richieste.
Non che sia una funzione strettamente necessaria (secondo il mio modesto parere) ma è inutile negare quanto possa essere eccitante già solo la novità di prendere un dispositivo e poterci parlare, chiedergli qualcosa da fare al posto nostro, per non parlare poi del fatto che un sistema del genere migliorerebbe (e non poco) l’utilizzo dei dispositivi a chi ha difficoltà motorie.
Apple ha Siri, Google ha il suo Google Assistant, ed anche Android ha il suo assistente vocale integrato nel sistema operativo, cosicché molte start-up hanno cominciato a sviluppare la propria versione di Siri, come ad esempio Iris. Tantissime aziende stanno cercando di fare la stessa cosa. Pensateci un attimo: se tutte queste si unissero per sviluppare un solo prodotto, avremmo qualcosa di assolutamente eccezionale! un “pensiero impossibile”, perchè ognuna di queste aziende è in competizione l’una con l’altra seguendo la propria strada alla ricerca dell’assistente vocale migliore.
Una lotta che fondamentalmente si basa sul livello e sulle prestazioni del riconoscimento vocale. Se l’algoritmo che lavora al riconoscimento della nostra voce non capisce ciò che stiamo chiedendo, l’assistente vocale non potrà aiutarci. Nuance ha lavorato tanto in questo campo, e Dragon NaturallySpeaking è forse il software migliore e più accurato per il riconoscimento vocale su Mac/PC.
Nina è il risultato di qualcosa che segue la stessa scia, cercando di portare un assistente vocale degno di tale nome a tutti quei dispositivi che non hanno la possibilità di averne uno. Il problema infatti riguarda tutti quegli utenti che non hanno un iPhone 4S (o un nuovo iPad per quanto riguarda i tablet) o un dispositivo Android con l’assistente di Google integrato. Molti, anzi tantissimi sono rimasti affascinati dalle potenzialità dell’assistente vocale e vorrebbero averne uno sul proprio dispositivo che, parliamoci chiaro, non è poi così vecchio da dover essere già sostituito (mi riferisco in particolare a chi possiede un iPhone 4 o un iPad 2).
Ecco cosa sta cercando quindi di fare Nuance con Nina. Dare a tutti la possibilità di avere un degno assistente vocale sul proprio dispositivo, iOS o Android che esso sia. Un unico assistente vocale che funziona allo stesso modo in entrambi i sistemi operativi, con l’intento di sbaragliare i propri concorrenti e conquistare il mercato mondiale degli assistenti vocali.
Non ci sono informazioni dettagliate a riguardo, l’unica cosa certa è che Nina vuole stravolgere tutti, e molto presto potremo vederlo sui nostri dispositivi. Molto prima di quanto state immaginando.
Via | Lehsys
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