Pochi giorni fa, durante l’annuncio dell’acquisto di Sparrow, noto client per OS X e iOS, da parte di Google, non sapevamo più che pensare. Inizialmente eravamo esaltati. “Wow, Sparrow è così buona che perfino Google ha notato gli sviluppatori!”. Questo pensiero è scemato in un istante per far posto ad una conclusione amara: con l’acquisto di Sparrow da parte di Google, gli utenti dell’applicazione avranno ben poco da sperare per il futuro. L’applicazione per Mac ancora necessita di essere ben integrata con il Centro Notifiche, quella iOS ancora aspetta le notifiche push. E la promessa versione iPad non arriverà. Come se non bastasse, ieri è arrivato il colpo di grazia.
Il codice sorgente dei componenti dell’applicazione è diventato liberamente scaricabile da tutti, seguendo lo stile comportamentale di Google basato sull’open-source. A questo indirizzo è possibile reperire il tutto, sia per la versione OS X che per iOS.
Qualcuno di voi potrebbe obiettare a questo punto: dopotutto in questo modo è possibile che un altro sviluppatore possa prendere le redini del progetto e continuare lo sviluppo. Tuttavia, per quanto il codice sorgente sia stato pubblicato, resta sotto licenza Google, che vieta la distribuzione di opere derivanti dall’uso di questi files.
A questo punto lo sviluppo di Sparrow dipende solo dagli sviluppatori originari. Per quanto sia un pò utopico pensare ad un major update per la versione iOS con notifiche push e versione iPad, confidiamo almeno nella sistemazione della versione OS X, che attualmente si comporta in maniera un pò anomala con il Centro Notifiche.
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