Il co-fondatore di Apple, Steve Jobs, è stato nominato come uno dei 20 americani più influenti di tutti i tempi. Il riconoscimento viene dal Time, che ha scelto per questa speciale Top 20 “pionieri, visionari e ambasciatori culturali che hanno definito una nazione“.
La sua carriera è cominciata lì dove hanno cominciato tutte le migliori storie della Silicon Valley, giocando con un amico davanti ad un “computer” in un garage. Mentre IBM e altre grandi compagnie stavano pensando al computer come enormi mainframe aziendali, Steve Jobs ed il suo geniale partner, Steve Wozniak, tiravano su il primo piccolo personal computer. Poi, grazie ad una visita al laboratorio di ricerca Xerox, Jobs ebbe un’illuminazione sul futuro: un computer con una interfaccia grafica, azionato da un mouse. Ispirato da ciò, Jobs guidò il suo team in Apple per creare un enorme passo avanti nel “design digitale”, il computer Macintosh.
Con queste parole, che descrivono i primi passi dell’ascesa personale di Steve Jobs il Time comincia a descrivere tutta la lunga carriera di quel genio visionario, co-fondatore della mela. Successi ma anche fallimenti, da cui lo stesso Jobs ha saputo trarre beneficio ed insegnamento e che lo hanno portato poi ad immaginare e poi a rivoluzionare l’intero settore mobile con iPhone prima e iPad poi. Personaggio controverso, specie nella giovane età. Molti lo ricordavano come burbero e folle prima, riservato e terribilmente carismatico poi, negli anni dei grandi successi di Apple.
Un’icona americana, uno di quei simboli di quel “sogno americano” che ha cullato intere generazioni, di americani e non. Va a fare compagnia, in questa specialissima classifica, a gente del calibro di Thomas Edison, Henry Ford, i fratelli Wright, Albert Einstein e Luis Armstrong.
Persone straordinarie che, con un’idea, hanno cambiato un pezzettino di mondo.
Via | iMore
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