Questa mattina il New York Times ha pubblicato un articolo criticando le prestazioni di Siri come assistente personale. Vediamo insieme cosa è stato detto a riguardo.
Se Siri inizialmente è stata una vera e propria rivoluzione, c’è da dire che il nuovo arrivato Google Voice Search sta facendo davvero una bella figura. Per chi non sa di cosa sto parlando, Google Voice Search è il nuovo assistente vocale per i telefoni Android, che a quanto pare funziona molto meglio del nostro amato Siri.
Come afferma l’autore dell’articolo da cui ho preso spunto per riportarvi la notizia, se chiediamo a Google Voice Search “Chi è Tim Cook?” ci verrà risposto “L’amministratore delegato di Apple”. Se facciamo la stessa domanda a Siri invece, la risposta sarà meno attinente alla nostra domanda, ovvero “Non vedo Tim Cook nei tuoi contatti”.
Certamente non è con una sola domanda che si può definire un prodotto migliore di un altro, ma sta di fatto che i recenti confronti tra i due assistenti vocali hanno visto quello di Google migliore nell’ascolto di ciò che gli viene chiesto.
Apple sta continuamente aggiornando Siri con risultati migliori, maggiore supporto a molte altre lingue e tanto altro, ma il NYT sostiene comunque che la comprensione di Siri è nettamente inferiore rispetto a quella dell’assistente vocale della società di Mountain View.
Vi mostro ora il video nel quale vengono messi a confronto i due assistenti vocali:
Essendo un semplice possessore di iPhone 4 (quindi niente Siri per me) non posso confrontare a pieno né l’uno né l’altro assistente vocale. Voi avete avuto modo di provarli entrambi? Se si, siete daccordo con ciò che è riportato nell’articolo?
Via | iClarified
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