Durante le ultime 24 ore, sono stati depositati vari documenti presso il circuito federale riguradanti i casi relativi alle ingiunzioni preliminari di Apple contro il Galaxy Tab 10.1 e lo smartphone Galaxy Nexus.
In precedenza vi avevamo già riportato la recente e dolorosa battaglia legale vede Samsung citata in giudizio da parte di Apple, la quale riuscì ad ottenere, tramite una ingiunzione, il blocco delle vendite dei terminale Galaxy Nexus e Galaxy Tab 10.1. Riesaminato il caso, la settimana successiva, la US Court of Appeals for the Federal Circuit concesse la sospensione temporanea dell’ingiunzione e attualmente il caso si trova quindi in attesa di una decisione definitiva.
Tuttavia, si apprende ora che nel mirino di Apple non c’è solo Samsung e quindi anche Google per il sistema operativo Android, ma anche tutti i negozianti e operatori telefonici che nonostante la sentenza di sospensione delle vendite, hanno continuato a vendere i dispositivi incriminati. Le lettere consegnate chiedevano espressamente che si provvedesse alla immediata rimozione dalla vendita, sia dagli store fisici che online, dei prodotti vietati.
Samsung, venuta a conoscenza delle lettere, ha depositato gli atti in tribunale lo scorso venerdì 13 luglio. Le lettere sono state spedite dallo studio legale “Tylor and Company” di San Francisco in qualità di rappresentante di Apple nella vicenda giuridica. Samsung sostiene che le lettere spedite sono dai toni alquanto “minacciosi” e ritiene che i rivenditori non sono soggetti ai divieti dell’ingiunzione preliminare in quanto essi sono autorizzati a vendere il materiale presente nei loro inventari.
Tuttavia è bene precisare che le ingiunzioni preliminari ottenute da Apple nei confronti dei due dispositivi non si riferiscono ai soli agenti Samsung ma anche a tutti i partner. Nella sentenza emessa dal giudice Koh viene infatti specificato:
A Samsung […] e i suoi funzionari, direttori, partner, agenti, dipendenti, avvocati, controllati e tutti coloro che agiscono per conto di uno di essi, viene proibita la vendita all’interno degli Stati Uniti o l’importazione negli Stati Uniti del Galaxy Nexus e di qualsiasi altro prodotto che violi il diritto di proprietà intellettuale rilevante.
Samsung ritiene che la questione dei carrier telefonici sia estranea a questa vicenda e che anche la questione sulla vendita da parte dei negozianti sia discutibile. Spetterà al giudice valutare se era nelle facoltà di Apple inviare o meno questa diffide, ma la questione che emerge è l’aggressività adottata dall’azienda di Cupertino, la quale ha inviato le lettere due giorni dopo l’ordinanza di blocco emessa dal giudice Koh.
Ringraziamo OSA per la segnalazione
Via | Fosspatents
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