Come sapete, all’interno dei nostri dispositivi portatili Apple, sono presenti dei sensori di umidità con il compito di rilevare se il nostro dispositivo ha subito un contatto con l’acqua. Questo è molto importante per il costruttore in quanto una colorazione anomala dei sensori permette di fatto di escludere l’intervento di riparazione in garanzia.
Apple ha depositato qualche giorno fa all’U.S. Patent and Trademark Office, la richiesta di brevetto riguardante alcuni metodi di rilevamento dei danni causati dall’acqua ma dalle domande presentate sembra che sia affezionata ai classici sistemi. Infatti l’azienda ha fatto domanda di brevetto per un metodo di rilevazione dell’acqua che si conosce già dal dicembre del 2006, appena un mese prima la presentazione del primo iPhone.
Il sistema classico più utilizzato è quello di un nastro idroreattivo, posizionato all’interno del dispositivo, che cambia colore una volta entrato a contatto con un liquido. Questo rende l’ispezione da parte dello staff del Genius Bar molto rapida e veloce e permette di verificare se il vostro dispositivo abbia subito un tuffo in piscina, senza neanche aprirlo.
L’U.S. Patent and Trademark Office ha concesso il brevetto ad Apple per questa tecnologia. Probabilmente questo metodo potrebbe essere integrato anche sui futuri dispositivi portatili anche se è bene pensare ad un sistema più affidabile in quanto sono parecchi gli utenti che hanno avuto problemi di riparazione a causa della colorazione errata dei sensori dovuta ad un eccesso di umidità e non al contatto con un liquido.
Via | Engadget
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