All’inizio di quest’anno, Apple era sotto accusa perchè alcuni utenti scoprirono che alcune applicazioni, aggirando alcuni sistemi di controllo, erano in grado di copiare intere rubriche degli utenti sui loro server senza avvertire i malcapitati o al massimo chiederne l’autorizzazione. Invece, oggi con l’arrivo di iOS 6, la casa di Cupertino ha integrato un ottimo sistema di privacy, anche a di una lettera inviata da alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti.
Nel nuovo OS X Mountain Lion, Apple nella beta n° 3 aveva integrato un sistema di privacy che permetteva alle applicazioni inizializzate per la prima volta, di ottenere il permesso per accedere alle informazioni personali, quali ad esempio la rubrica.
A partire da iOS 6, Apple ha integrato lo stesso sistema di sicurezza (o simile) anche per il sistema operativo mobile. Infatti, ora le applicazioni che vorranno accedere ai propri dati personali, dovranno richiedere la nostra autorizzazione. Questo succede al primo avvio dell’applicazione.
Oltre ai dati relativi alla localizzazione, il nuovo sistema operativo chiederà il consenso dell’utente prima di permettere ad applicazioni di terze parti di accedere ai dati personali anche per quanto riguarda:
- Contatti
- Calendari
- Promemoria
- Libreria Fotografica
Infatti, le leggi della privacy, devono essere ben conosciute dagli sviluppatori, proprio come suggerito l’anno scorso dal Senatore Al Franken.
Via | MacRumors
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