Nel mese di marzo, un uomo citò in giudizio Apple per pubblicità ingannevole in quanto Siri, l’assistente vocale presente sugli iPhone 4S, non funzionava così come l’azienda faceva credere. L’accusa era rivolta soprattutto al settore marketing che avrebbe impostato la campagna attorno al fatto che Siri fosse un prodotto magico ma, secondo l’uomo, questo non era così e in tale occasione venne presentata una richiesta di risarcimento danni.
Nei mesi successivi una serie di altri utenti decise di fare causa ad Apple, magari mossi solo da uno scopo di lucro. Apple ha deciso di dare una risposta a tutte queste persone con un semplice messaggio:
Siri è ancora in fase beta e se non vi piace il vostro iPhone, si può sempre restituire.
Ecco di seguito la mozione presentata da Apple per respingere la class-action:
Gli utenti di questa vicenda citano i messaggi pubblicitari di Apple, i riepiloghi incompleti presenti sul sito Web di Apple e forniscono vaghe descrizioni delle loro presunte, e altamente individualizzate, delusioni con Siri. Molti si sono dichiarati insoddisfatti subito dopo l’acquisto del loro iPhone e non hanno fatto alcun tentativo di avvalersi del diritto di recesso di 30 giorni di Apple. Essi cercano di prendere un prodotto popolare e creare un presunto danneggiamento personale per trasformarci attorno una class action a livello nazionale sotto gli statuti di tutela dei consumatori della California.
Via | Cultofmac
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