Chiunque, tra i nostri lettori sia sviluppatore, si sarà sicuramente accorto come negli ultimi il team di iTunes Connect sta diventando molto più severo nel processo di revisione di applicazioni e di come sia necessario creare applicativi che sfruttino le funzioni di iOS. In alcuni casi, però, è anche vero dire che Apple respinge le applicazioni a volte senza un motivo ben fondato: è il caso di CarrierCompare, applicazione che è stata inizialmente accettata su App Store, poi rifiutata ed infine riaccettata nel negozio virtuale Apple.
La ragione? L’applicativo usava un API che Cupertino non approva, anche se lo stesso “protocollo”, a detta dello sviluppatore, è stato usato in un’applicazione rilasciata cinque mesi fa. Sostanzialmente, questa componente permette all’iPhone di raccogliere dati sull’intensità del segnale e mostrarli all’utente.
Dopo aver assistito alla rimozione della propria creatura da App Store, gli sviluppatori hanno cercato di contattare Apple per trovare una risoluzione ma con scarsi risultati, decidendo quindi di usare le informazioni raccolte dai clienti provenienti dal Google Play per cercare di dare una mappatura più o meno dettagliata.
Un altro caso recentissimo è anche quello di Dropbox, in cui tutti gli sviluppatori che hanno tentato di implementare il SDK dell’omonimo servizio nelle proprie app se le è viste respinte: in questo caso, Cupertino si è appellata ad un punto del regolamento sviluppatore, che dice che applicazioni rimandanti a siti esterni per sottoscrizioni o acquisti verranno rifiutate.
Insomma, d’accordo il controllo delle applicazioni che si ricevono ma così non rischia di essere un po’ eccessivo e soprattutto frustrante per gli sviluppatori, che dopo aver apportato le necessarie modifiche devono aspettare minimo una settimana (se tutto va bene) per ottenere una nuova risposta da Cupertino?
Discutiamone assieme nei commenti!
Fonte AppAdvice | MacStories
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