Continua a evolversi la questione travagliata degli eBooks, e chiaramente non in favore di Apple. Questa volta è lo Stato del Canada a voler rimarcare i propri diritti, accusando la società di Cupertino di creazione di mercato sleale, proprio come avevano fatto gli USA.
Un articolo della celebre testata giornalistica The Gazette di Montreal rivela che anche il Canada, appoggiando gli Stati Uniti, ha inoltrato una causa contro Apple e le altre case editrici accusate di aver stabilito slealmente i prezzi dei libri in formato digitale. La causa è stata depositata presso la Corte Superiore del Quebec già nello scorso Febbraio, e l’azione legale segue gli stessi canoni di accusa da parte degli USA riguardanti gli accordi sleali tenuti fra le aziende del settore, a discapito del leader di mercato degli eBooks Amazon.
Ecco le brevi parole di Normand Painchaud, avvocato che si sta occupando della vicenda:
I prezzi sono decisamente aumentati e per questo i consumatori dovrebbero essere rimborsati per i danni.
L’avvocato del Quebec in realtà è solo uno tre legali canadesi che ha avviato la vicenda legale ai danni della società di Cupertino, e se solo uno di essi riuscisse ad ottenere la vittoria in tribunale, tutti i clienti canadesi di eBooks potrebbero ricevere una retribuzione. Quest’ultima però, stando alle parole dell’accusa, potrà avvenire soltanto fra due o tre anni, in base alle reazioni di Apple, e ai vari processi di tracking sugli acquisti effettuati da ogni utente, che andranno sicuramente in latenza anche coi tempi legali.
Come si concluderà la vicenda? Rimanente con noi per ricevere aggiornamenti a riguardo.
Via | iMore
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