E’ ormai diventato indispensabile: il caro smartphone è in questo momento il dispositivo più in voga, più usato e più diffuso. Difficile da crederci se pensiamo che qualche anno fa in occasione della presentazione del primo iPhone, Steve Jobs affermò che “gli smartphone sono difficili da usare e non sono smart per nulla”. E’ opinione comune che l’iPhone abbia rappresentato una svolta da questo punto di vista ed è grazie agli sforzi di Apple e dei concorrenti Samsung, Nokia, RIM, se oggi guardando al prossimo biennio scopriamo che gli smartphone in circolazione saranno otre un miliardo.
Questo è il risultato a cui è pervenuta Credit Suisse che, guardando i tassi di crescita per i prossimi anni, ha stimato che le unità complessive di smartphone supereranno i mille milioni, raggiungendo quota 1,05 miliardi nel 2014. Una crescita di questo tipo dovrebbe essere trainata dalla crescente domanda in Cina e dall’introduzione di sempre più dispositivi a basso costo.
Nelle analisi, inoltre, Credit Suisse stima che la quota di mercato globale controllata da Apple attraverso il suo iPhone sarà intorno al 22%. Risultato che dovrebbe essere raggiunto entro il 2015.
Sembra dunque che la “rivoluzione” a cui Apple puntava è ormai prossima a realizzarsi: gli smartphone sono diventati un elemento indispensabile. Ma i meriti di questa crescita vanno, giustamente, divisi con le altre aziende del settore. E’ infatti innegabile che la diffusione di Android e gli sforzi di Samsung e co. abbiano comunque facilitato questa diffusione.
Secondo voi, qualora le stime fossero rispettate, chi dovrebbe essere individuato come il principale artefice di questo risultato: Apple e il suo sistema operativo iOS oppure i concorrenti, che – constatata la quota di mercato dell’iPhone – si stanno focalizzando su dispositivi low-cost per tutte le tasche?
Via | BGR
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