Apple è stata accusata di evitare il pagamento di una quantità ingente di imposte nel Regno Unito avendo fatturato ben 6 miliardi di sterline nel corso dell’ultimo anno finanziario, e versato solo 10 milioni di sterline in tasse. L’azienda di Cupertino gestisce quella che viene descritta come una “operazione rilevante” a Cork, in Irlanda, dove le aliquote sono quasi la metà di quelle pagate nel Regno Unito.
Il tabloid britannico Daily Mail riporta:
I documenti di una delle due principali divisioni di Apple nel Regno Unito, Apple Retail UK Ltd, mostrano un pagamento delle imposte di appena 3.79 milioni di sterline su un fatturato di oltre 500 milioni di sterline nell’ultimo bilancio disponibile.
Un’altra controllata, Apple (UK) Ltd, ha pagato 6.1 milioni di sterline di tasse su un fatturato poco minore a 69 milioni di sterline.
Gli “esperti” dicono che le vendite complessive di Apple nel Regno Unito siano in realtà di gran lunga maggiori di quelle del rapporto, ma molte di esse vengono semplicemente registrate altrove. I ricavi provenienti dalla Gran Bretagna sono stimati intorno al 10% dei ricavi complessivi generati da Apple che nel 2010 sono stati di circa 63 miliardi dollari.
La società è ora sotto il controllo del fisco britannico per aver scelto di basare le proprie attività in un paese con aliquote fiscali ridotte. Infatti il 12,5%, che è l’aliquota fiscale imposta alle società irlandesi, è poco più della metà del tasso del 24% pagato nel Regno Unito.
Apple fa una cosa simile negli Stati Uniti, dove le operazioni finanziarie vengono eseguite in Nevada, uno stato che non ha alcuna imposta sul reddito delle società. Tuttavia Apple non è l’unica grande azienda che è finita sotto l’occhio vigile del fisco inglese. Pare, infatti, che anche Google sia stata esaminata, perché anch’essa basa le proprie operazioni finanziarie in Irlanda. Anche Amazon ha potuto evitare le tasse, stabilendo la sua sede europea a Lussemburgo.
In realtà, Apple non starebbe facendo nulla di male, in quanto sta semplicemente approfittando dei bassi tassi delle imposte sulle società presenti nella Repubblica Irlandese. Chiaramente questa pratica è malvista dal Daily Mail, ma è perfettamente legale ed è esattamente questo il motivo per cui un paese come l’Irlanda adotta politiche fiscali così vantaggiose (riuscendo ad attrarre ingenti capitali e imprese straniere).
A termine di paragone in Italia la pressione fiscale media sulle imprese ha superato il 50%. Welcome to Italy.
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