A Gennaio Apple presentò iBooks Author, pensando a un utilizzo legato prettamente alla creazione di contenuti a disposizione del mondo della scuola e dell’Università. Questo per poter pubblicare i propri testi da far circolare liberamente tra studenti e docenti in una sorta di evoluzione tecnologicamente avanzata delle dispense universitarie. Ma come sempre, le cose quando sono appetibili, sono destinate a estendere il range delle opportunità.
Con la possibilità di poter creare i propri libri, iBook Author si sta rivelando un ottimo mezzo per scrittori e organizzazioni per scrivere libri e pubblicazioni e inserirle autonomamente nell’iBooks Store dove possano essere vendute o scaricate liberamente.
Da un certo punto di vista questo può far pensare a una romantica rivisitazione in chiave 2.0 dell’emozione del foglio bianco, del calamaio e dello scrittore alle prese con il suo primo libro (o del nonno che decide di scrivere le sue memorie usando la tastiera al posto della vecchia OLIVETTI degli anni ’70), generando la nascita di una vera e propria nuova branca dell’editoria con alla base di essa la filosofia per cui scrivere e far circolare il proprio lavoro debba essere un’operazione alla portata di tutti.
Ma come sappiamo, nel mondo degli affari c’è poco spazio per il romanticismo: da qui lo sviluppo di molteplici possibilità per “sfruttare” l’accessibilità del tool di creazione dei libri e la capacità di diffusione dello Store digitale della mela.
Nelle pieghe di questo caleidoscopico mondo di “nuova imprenditoria”, trovano spazio esempi di strumenti di marketing e comunicazione interattivi: tra questi il lavoro della Visage Mobility Central, azienda che propone strumenti per il mobile mangement aziendalesfruttando proprio lo store virtuale di iOS.
Questa ha recentemente pubblicato un testo dal nome “Tablets are taking over”, scaricabile gratuitamente (se siete interessati potete farlo cliccando qui). Si tratta di una sorta di “libro bianco” in cui sono contenuti dati sulla diffusione e sull’uso dei tablet in ambiente professionale, sui vantaggi dell’uso degli stessi, le sfide che i reparti di IT devono affrontare per garantire la sicurezza dei dati aziendali, suggerimenti e consigli sull’adozione delle tavolette in ambiente business e una selezione di soluzioni aziendali per sfruttarne al meglio le possibilità.
Un libro bianco quindi, non una semplice brochure di presentazione. Un escamotage interessante e in ogni caso un buon modo di utlizzare iBooks Author e iBook Store, che sicuramente non potrebbe essere applicato alla vita reale.
La scelta di utilizare questo strumento è vincente per diversi motivi: il primo è senza dubbio la scelta del formato. Probabilmente sarà capitato a tutti di dover leggere un PDF lungo pagine pagine e pagine (sfido chiunque di voi a non essersi sforzato ad andare avanti, una volta superata la pagina 5 o al massimo la 6). Se invece ci trovassimo di fronte a un libro interattivo saremmo sicuramente più stimolati dalle opzioni che potrebbe offrirci.
Il lavoro delle aziende per rendere “affascinanti” pubblicazioni, dati e brochures richiede tempo ma produce un risultato che si eleva dalla concorrenza e che sicuramente “intriga” di più proprio per il fatto di essere pubblicato e quindi reperibile su iBook Store. Un ottimo esempio su come poter utilizzare le possibilità dei nuovi media al 100% delle propie capacità.
Un approccio del tutto simile al libro interattivo utilizzato per l’esame la certificazione Apple della Mac Integration Basics, scaricabile come e-book o pdf. Va detto che Apple non ha curato particolare attenzione nel differenziare le due versioni ma anche così, con la possibilità di aggiungere segnalibri, sottolineature e note, rende la lettura più interattiva e divertente, dandoci meno l’idea di essere un “lavoro noioso e statico”.
Questi due casi dimostrano come iBooks Author sia uno strumento che possa costituire un valido strumento per utilizzi che vanno al di là della realizzazione del primo romanzo o di un libro di testo.
Il lavoro della Visage deve essere preso a esmpio da privati e aziende che vogliono dare maggiore risalto e interattività alla presentazione di contenuti e notizie e, ancor di più, per estendere la capacità di diffusione a un target sostanzialmente infinito di possibili clienti.
Passiamo a noi: avete già avuto modo di provare e magari pubblicare qualcosa sull’iBook Store utilizzando iBooks Authors dal vostro Mac? Cosa ne pensate? Avete in mente qualche settore che trarrebbe particolare beneficio dal distribuire pubblicazioni come quella (molto ben fatta) che ha proposto la Visage Mobile Central?
Fateci sapere!
Via| CultOfMac
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