A seguito di una nuova analisi sul servizio iCoud è emerso che Apple possiede una chiave master di decodifica e conseguentemente il diritto di fornire contenuti “deplorevoli” ed eventuali ulteriori informazioni alle autorità legali.
La notizia giunge a seguito di un’indagine da parte di Ars Technica che si è concentrata sulla sicurezza dei dati gestiti da iCloud. L’analisi – che ha potuto contare sul supporto di vari esperti in materia di sicurezza dei dati – ha permesso di mettere in evidenza la possibilità della società californiana di decodificare ed accedere a tutti i dati presenti nei server di iCloud.
Dello stesso parere sembra essere Jonathan Zdziarski secondo il quale “i termini e le condizioni di iCloud sono abbastanza chiari in merito alle possibilità di Apple relativamente ad iCloud, e suggeriscono che l’azienda di Cupertino può vedere qualsiasi tipo di contenuto”.
I termini e le Condizioni in questione, parlano della possibilità di Apple di “visualizzare un’anteprima, spostare, rifiutare, modificare e/o rimuovere” contenuti che possono essere considerati deplorevole. La compagnia, inoltre, ha anche il diritto di “accedere, utilizzare, salvaguardare o divulgare” informazioni sugli account e sui contenuti alle autorità.
Zdziarski ha poi aggiunto che “se i dati di iCloud fossero realmente criptati, Apple non sarebbe in grado di controllarli, ne di fornire informazioni alle autorità o cercare di identificare delle violazioni del DMCA – il Digital Millennium Copyright Act – “. Tuttavia, Rich Mogull, a tal proposito, ha voluto precisare che le informazioni sono criptate “solo per il trasferimento” e che per poter essere decriptate è necessario utilizzare la chiave utilizzata in precedenza.
“Se è possibile accedere ad un qualsiasi contenuti presente in una pagina web, ciò significa che il webserver possidere la chiave. Quindi, Apple è in grado di accedere a qualsiasi tipo di informazione relativa ad iCloid che è mostrata da un browser”.
Sebbene le rassicurazioni sull’utilizzo da parte di Apple delle migliori tecnologie per la gestione dei dati sensibili, siano giunte un po da tutte le parti del web, compreso da esperti del settore, rimangono comunque alcune perplessità sulla politica attraverso la quale Apple gestisca le informazioni che i vari utenti possono aver salvato sui loro account iCloud.
Via | AppleInsider
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