La genialità e il carisma che hanno accompagnato la carriera di Steve Jobs non potevano non pesare nei giudizi iniziali sul nuovo CEO Apple. Tuttavia, i più attenti ricordano che Tim Cook è da sempre stato l’uomo che ha reso i prodotti – partoriti dal genio di Jobs e del suo team – il più possibile accessibili alle tasche del pubblico e al tempo stesso profittevoli per la società californiana. Pertanto non sorprende che secondo un sondaggio promosso da Glassdoor.com l’attuale CEO di Cupertino ha ottenuto una percentuale di approvazione, da parte dei dipendenti, del 97%, 2 punti percentuali superiore a quella che ottenne il compianto Jobs.
Per essere onesti, una differenza di 2 punti percentuali non è un gap particolarmente rilevante – specialmente se consideriamo il tempo che Jobs ha trascorso all’interno dell’azienda, e da quanto (poco) tempo Cook ricopre questa nuova posizione. Sono, infatti, trascorsi soltanto 7 mesi da quando ha ottenuto l’incarico ufficiale di CEO. In questo periodo, tuttavia, Cook ha effettuato una serie di interventi che sono particolarmente apprezzati dai lavoratori, tra cui il programma di beneficenza attraverso il quale Apple si impegna a versare 1$ per ogni dollaro dato in beneficenza.
Al di là del risultato e della differenza -più o meno netta – dal suo predecessore, ciò che è certo è l’ottimo lavoro che fino a questo momento Cook è riuscito a realizzare. Sopratutto se consideriamo le aspettative (non proprio positive) che in molti avevano nei suo confronti. La speranza, degli appassionati, è che il nuovo CEO riesca a portare avanti, ancora per molti anni, la singolare visione che contraddistingueva Steve Jobs.
Via | AppAdvice
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