L’advertising su dispositivi mobili ultimamente attira forti investimenti da parte delle maggiori società del settore, che lottano soprattutto per offrire servizi sempre più in linea con la modalità di comunicazione, personalizzati in base ai dati del consumatore ed adatti al contesto ed al momento di recezione.
L’ultimo brevetto che si sono aggiudicati a Mountain View suona però un tantino invadente: infatti quest’ultimo potrebbe consentire di cercare delle parole chiave nelle conversazioni telefoniche in modo da immagazzinarle in un database da usare in seguito per della pubblicità mirata. Non solo, ma nel brevetto si parla anche di “condizioni ambientali” rilevabili da un qualsiasi sensore di uno smartphone, in modo da fornire avvisi il più contestualizzati possibile.
In sostanza Google potrebbe riconoscere i rumori di fondo di una partita di calcio e visualizzare su schermo i rivenditori di articoli sportivi nelle vicinanze e via dicendo. Ovviamente, se l’interpretazione è esatta, il concetto di privacy potrebbe non essere rispettato molto da questo brevetto, poiché Google potrebbe sapere tutto sulla vostra posizione, sulle vostre telefonate e molto altro.
Via | Engadget
Leggi o Aggiungi Commenti