Il Wall Street Journal ha riportato lo scorso ottobre che Dan Hesse, CEO della compagnia telefonica Sprint, convinse il consiglio di amministrazione dell’azienda ad assumere il sostanzioso impegno a spendere circa 20 mliardi di dollari per l’acquisto di 30,5 milioni di iPhone nel corso di quattro anni.
Hesse ha dichiarato che non avere l’iPhone presente nel proprio catalogo, è stata la principale motivazione della maggior parte dei nostri clienti che hanno deciso di cambiare operatore. In una intervista con il Mobile World Live, Hesse ha inoltre difeso la sua decisioni e ha affermato:
I sussidi per l’iPhone sono pesanti. Questo è il motivo per cui una percentuale elevata di nuovi clienti è importante..I clienti iPhone realizzano in media meno traffico dati rispetto a quello generato da un dispositivo Android 4G di fascia alta. Quindi da un punto di vista dei costi e di una valutazione sul valore creato dagli utenti nel corso degli anni, i clienti iPhone sono più redditizi rispetto agli utenti possessori di altri smartphone.
Hesse sostiene inoltre che Sprint sia riuscito ad attirare parecchi nuovi clienti provenienti da AT&T e Verizon durante il quarto trimestre, notando che quattro iPhone su dieci venduti sono stati acquistati da nuovi clienti, ovvero circa il doppio rispetto agli altri carrier.
Spirit ha quindi un grosso interesse a poter vendere i dispositivi di Cupertino anche se questo potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio. L’articolo pubblicato ieri ha infatti riportato come l’impegno assunto da Sprint con Apple con il pagamento di 20 miliardi di dollari, è molto rischioso. Se nel corso dell’anno dovesse essere rilasciato un dispositivo iPhone LTE, Spirit potrebbe avere la peggio in quanto la diffusione delle reti LTE di Verizon e AT&T è molto più sviluppata.
Via | apple.slashdot.org
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