La scorsa notte, alla vigilia del lancio del nuovo iPad, non c’erano solo i fan e giornalisti di Apple in fila per aggiudicarsi l’ultimo tablet presentato poco tempo fa. A far compagnia c’erano anche alcuni gruppi di manifestanti che hanno scelto la visibilità mediatica dell’evento del lancio dell’iPad per protestare ancora una volta sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche cinesi.
I manifestanti di Change.org si sono posizionati al di fuori dei negozi a Washigton DC, New York City e San Francisco mente le simpatiche nonnine di Raging Grannies ha scelto ancora una volta il negozio di Palo Alto.
I manifestanti hanno spesso sfruttato l’attenzione dei media presso i negozi Apple e la scelta di effettuare la loro protesta proprio durante la visibilità attorno al lancio del nuovo iPad ha sicuramente creato un po’ di trambusto. La già nota Ruth Roberston e la collega Gail Sredanovic di Raging Grannies si sono posizionate fuori dal negozio mezz’ora prima dell’apertura.Invece di esibirsi nella loro solita originale forma di protesta, hanno cercato di convincere i clienti in coda ad assumere un comportamento tranquillo, a dispetto dei ragazzi dell’Apple Store i quali incitavano i ragazzi in linea ad assumere un atteggiamento festoso.
Ruth Roberston ha confermato che alcune persone si sono mostrate sensibili mentre altre sono rimaste indifferenti pensando che si trattasse di un problema cinese e non di Apple. Una lettera di 300 parole è stata consegnata con la richiesta esplicita di maggiore trasparenza sulle condizioni lavorative nelle fabbriche dei produttori di Apple.
A San Francisco si sono riuniti invece una dozzina di membri di Change.org in rappresentanza delle 250.000 persone che hanno firmato la loro petizione on-line. La portavoce Charlotte Colle ha dichiarato che anche qui alcuni ragazzi si sono mostrati favorevoli all’iniziativa.Entrambe le organizzazioni hanno detto che non cesseranno la loro pressione su Apple fino a quando non ci sarà una svolta significativa sulle condizioni di lavoro presso gli impianti produttivi.
Via | Cultofmac
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