Tim Cook ha ricevuto mercoledì una lettera da parte dei membri del Congresso degli Stati Uniti dove veniva chiesto ad Apple di inviare un rappresentante a Washington per discutere su cosa si sta facendo per proteggere le informazioni personali memorizzate sui dispositivi iOS.
A febbraio l’House Committee on Energy and Commerce inviò una lettera ad Apple riguardo l’insufficenza che c’era in materia di privacy sui dispositivi iOS ed il 2 marzo Apple ha risposto con una lettera affermando di non rispondere alla serie di domande sollevate riguardo gli sforzi che la società stava facendo per proteggere la privacy e la sicurezza dei propri utenti.
I funzionari hanno espresso preoccupazione riguardo alcune applicazioni che, come vi avevamo già parlato nei giorni scorsi, hanno accesso a foto ed altri dati sensibili senza avvertire l’utente.
Tutto questo è cominciato da quando l’applicazione Path ha caricato sui propri servere tutte le rubriche degli utenti che la utilizzavano senza chiedere il permesso. La cosidetta “feature” doveva consentire un’esperienza più semplice per l’aggiunta degli amici, ma tale vulnerabilità potrebbe essere sfruttata da malintenzionati per acquisire informazioni personali di un utente.
In ogni caso, dopo la scoperta Apple ha fatto le sue dovute scuse ed ha cambiato il modo in cui vengono gestiti i dati sensibili, richiedendo il permesso all’utente prima di accedere alla rubrica o ad altri dati personali.
Via | AppleInsider
Leggi o Aggiungi Commenti