In una delle 30 cause tra Appe e Samsung, la principale negli Stati Uniti, la Mela accusa Samsung di aver temporeggiato, non rispettando in pieno l’ordine del tribunale di consegnare il codice sorgente del software di alcuni suoi dispositivi.
In un processo in corso a San Jose (California), Apple aveva ottenuto che Samsung consegnasse il codice sorgente dei sistemi operativi che equipaggiavano prodotti come Galaxy Tab 10.1 e uno smartphone 4G, venduti in terra statunitense. La consegna delle prove sarebbe dovuta avvenire entro il 31 dicembre dell’anno passato ma, stando alla compagnia di Cupertino, Samsung avrebbe fornito i sorgenti per una sola versione di ogni dispositivo coinvolto.
Il problema è che, arrivati a marzo, adesso sarebbe comunque troppo tardi per ogni eventuale altra aggiunta alle prove: i tecnici della Mela non avrebbero abbastanza tempo per analizzare i dati entro la prossima deadline processuale, fissata per il 25 agosto.
Per questi motivi, Apple vorrebbe che la corte impedisse alla compagnia coreana di utilizzare il codice sorgente che questa non ha fornito alla controparte per difendersi da eventuali accuse sull’infrazione di proprietà intellettuale.
Inoltre, Apple ha chiesto che il giudice consideri ogni sotto-variante dei prodotti nella disputa alla stregua del prodotto-padre: in pratica, poiché Samsung ha fornito il codice solo per la versione generale di ciascun prodotto, Apple non sarà in grado di costruire una linea d’attacco per le singole varianti, da qui la richiesta di considerare come unico prodotto l’insieme delle varianti di un dispositivo.
Ad ora, né Samsung né la corte hanno rilasciato dichiarazioni.
Via | Electronista
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