Qualche giorno fa avevamo parlato dei problemi di privacy riscontrati nei dispositivi iOS a causa dell’applicazione loophole che, stando a quanto riportato dal New York Post, garantirebbe l’accesso alle informazioni presenti nel nel rullino fotografico degli iPhone. Adesso, sembra che lo stesso problema sia stato riscontrato anche nella piattaforma mobile di Google.
La conferma arriva da Kevin Mahaffey, CEO di Lookout Security, il quale afferma che anche nei dispositivi Android “non è previsto un permesso speciale al fine di permettere ad applicazioni terze di leggere le fotografie salvate sui dispositivi”. Ed effettivamente un portavoce della società di Mountain View ha confermato al Times che questa mancanza di restrizioni in merito all’accesso a fotografie è stata una precisa scelta della società infatti:
Il nostro sistema è stato concepito e progettato basandosi su altre piattaforme, come Wndows e Mac OS. In quel periodo si era soliti immagazinare le immagini attraverso memorie esterne, che rendeva semplice la rimozione delle stesse dai dispositivi e il trasferimento delle immagini da e verso i computer. Dal momento che gli smartphone e i tablet si sono evoluti basandosi su sistemi di memoria interni, non rimovibili, stiamo iniziando a prendere in considerazione l’introduzione di un sistema di permessi per accedere alle immagini salvate nei dispositivi.
Staremo a vedere quali saranno gli accorgimenti che da una parte Apple e dall’altra Google implementeranno nelle prossime settimane, al fine di rendere più sicure le informazioni presenti nei nostri dispositivi.
Via | BGR
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