Per chi ancora non lo sapesse, il colosse delle ricerche online ha recentemente modificato le proprie regole in merito alla privacy e all’utilizzo di dati sensibili dei vari utenti. Si tratta di una novità che – indipendentemente dal dispositivo utilizzato, iOS/Android/Mac/Pc – avrà delle conseguenze per tutti noi. Tuttavia, ciò non deve necessariamente essere visto in modo negativo.
Mediante un comunicato ufficiale, la società di Mountain View ha reso noti alcuni cambiamenti che riguarderanno l’intero pacchetto di servizi di cui, giornalmente, milioni di persone usufruiscono. La novità più importante consiste nell’utilizzo e combinazione dei dati, rilasciati dagli utenti per l’utilizzo dei vari Gmail, Google Maps, Youtube, al fine di migliorare l’esperienza complessiva degli stessi.
Le precedenti 60 policy che venivano utilizzate da Google per gestire la privacy degli utenti per i diversi servizi di cui sopra, sono adesso consolidate in un’unica norma. In questo modo, se ad esempio, doveste cercare una “macchina di lusso” tramite il motore di ricerica di Google, e successivamente vi doveste collegare su YouTube, automaticamente vi verrebbero segnalati diversi video riguardanti macchine in questione.
Entrando nello specifico nella modalità di gestione dei dati personali, la prima importante novità è rappresentata da una Dashboard. Si tratta di una sorta di pannello di controllo attraverso il quale sarà possibile visualizzare e gestire le nostre informazioni personali. A ciò si aggiunge – per i possessori di dispositivi Android – la possibilità di visualizzare il numero e il nome delle applicazioni installate.
Inoltre, gli utenti possono, adesso decidere, come gestire gli annunci commerciali. Attraverso ads preference manager è infatti possibile bloccare le inserzioni pubblicitarie o evitare che le piattaforme promozionali utilizzino i nostri dati per le promozioni online.
Ciò nonostante la prima reazione da parte della comunità online non è stata particolarmente positiva. Il motivo principale sembra essere il mancato rispetto dei requisiti della direttiva europea sulla protezione dei dati, che porteranno a delle indagini per verificare il mancato rispetto o meno degli stessi da parte di Google.
Cnil – l’authority francese per la protezione dei dati personali -ha già annunciato che avvierà un’indagine ufficiale sulle modifiche per la policy della privacy, in collaborazione con altre agenzie europee.
Diversa, invece, la reazione in USA dove l’opinione prevalente è che i cambiamenti introdotti da Google, di fatto, non comportino delle sostanziali novità nel modo in cui il colosso del web gestisce i dati personali degli utenti. La sola novità è, infatti, rappresentata dalla combinazione degli stessi tra i diversi servizi web gestiti dalla società di Mountain View.
E’ pure vero, però, che manca un pò di trasparenza circa il modo in cui le informazioni degli utenti vengono impiegate. Da capire se ciò dipenda dalle novità introdotte da Google o se invece si tratti di una circostanza antecedenti a tali cambiamenti. Per approfondire questi argomenti vi rimandiamo al blog ufficiale di Google, raggiungibile a questo link.
Via | Businessonline
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