Apple ha recentemente introdotto la sezione “Masterizzato per iTunes” nell’omonimo store online, dove trovare album digitalizzati in maniera più attenta per un suono di maggiore fedeltà. Il problema è che un ingegnere inglese ha fatto dei test, giungendo alla conclusione che le normali tracce iTunes sono più fedeli ai CD!
La casa di Cupertino ha pubblicato le linee guida per i file da inserire in “Masterizzato per iTunes”, chiedendo – invece della solita traccia estratta dal disco ottico – l’invio di file con risoluzione di 24bit e frequenza di campionamento pari a 96kHz.
Nonostante la qualità teoricamente maggiore, però, il mastering engineer britannico Ian Shepherd ha scoperto che i brani appositamente creati per la nuova sezione non sono più fedeli al CD originale di quanto non lo siano gli AAC che si trovano regolarmente su iTunes.
Il fatto che i nuovi encoder Apple possano gestire correttamente maggiori frequenze di campionamento e fare un lavoro migliore di conversione, non significa per forza che i file saranno “più simili al CD” … Infatti, in fin dei conti, siamo sempre di fronte ad una codifica lossy, è mia opinione che i vantaggi della maggior profondità in bit e delle alte frequenze di campionamento abbiano poco valore in confronto alla codifica AAC.
Certo, il tecnico non vuole certo dire che i file “Masterizzati per iTunes” siano assolutamente da cestinare, poiché non c’è nulla di sbagliato nel “creare una relase specifica di un brano” che, comunque, a qualcuno potrebbe piacere più della versione originale. Semplicemente, con le sue prove, egli intende puntualizzare come non si avranno tracce più vicine alla fonte originale.
Shepherd ha poi concluso invitando Apple, se davvero tiene all’audio di alta qualità, a sviluppare un codec lossless.
E voi, avete provato i brani “Masterizzati per iTunes”? Come suonano?
Via | CEPro
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