Dei manifestanti hanno consegnato, nelle ultime ore, delle lettere negli Apple Store di tutto il mondo chiedendo alla società di Cupertino di riesaminare l’uso di stabilimenti di produzione Foxconn all’estero. L’obiettivo primario di SumOfUs era consegnare una lettera ad Apple nel corso della recente assemblea degli azionisti, presumibilmente scritta da due operai che affermano di essere stati avvelenati mentre lavoravano in fabbrica.
La riunione e la relativa manifestazione si sono tenute nella mattinata di ieri, 23 febbraio, e dalle informazioni che ci sono giunte sembrerebbe che tutto sia proceduto senza intoppi. Apple non ha ufficialmente riconosciuto queste proteste, anche se non ha completamente ignorato la questione. Infatti la società programma spesso delle ispezioni sulle fabbriche d’oltremare ed ha sempre riferito che ogni struttura in cui i suoi prodotti sono costruiti aderisce a tutte le norme vigenti.
Finora, quello che tutti questi manifestanti hanno chiesto è di “riformare le condizioni di lavoro”, ma cosa esattamente vogliono che Apple faccia per risolvere la situazione non è chiaro. Finché queste manifestazioni rimangono civili e non belligeranti, la società di Silicon Valley continuerà ad ascoltare le loro preoccupazioni e ad agire nel miglior modo possibile.
Tutti sperano che Apple farà ciò che è giusto nei confronti dei lavoratori, occupandosi delle condizioni non eque o che possono essere dannose per la salute dei dipendenti stessi.
Via | Tuaw
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