In un periodo particolarmente caldo per quanto riguarda il panorama “catena di produzione” e in particolare Foxconn, il network televisivo ABC ha annunciato che la prossima settimana manderà in onda un’edizione speciale di Nightline, che avrà come tema principale “Le condizioni di lavoro nella supply chain di Apple”.
L’emittente statunitense ha ricevuto un permesso speciale da parte dell’azienda di Cupertino, che ha dato l’autorizzazione ad accedere all’interno dei luoghi in cui vengono realizzati i prodotti della stessa società. Bill Weir, che ha condotto questo reportage, ha portato con se una troupe cinematografica nelle fabbriche di Shenzhen in Cina, affermando di essere il primo giornalista ad avere avuto accesso a queste zone “protette”.
“Per anni, Apple e Foxconn sono state sinonimo di profitti mostruosi e segretezza totale ed è sempre stata affascinante l’idea di poter fare un giro tra le catene di montaggio di iPhone e iPod e incontrare le persone che li costruiscono per vedere come vivono” dice Weir nell’anteprima.
Weir e el sue telecamere hanno colto i momenti in cui migliaia di candidati si sono precipitati alle porte della Foxconn per garantirsi la possibilità di avere un posto. Hanno intervistato decine di operai e un alto dirigente su temi che spaziano dall’orario di lavoro ai salari e alle polemiche circa i suicidi che avvengono all’interno. Il giornalista ha aggiunto anche una frase particolarmente d’effetto:
Dopo questo viaggio non vedrò più i prodotti Apple con lo stesso occhio
Un effetto collaterale dello status di Apple, che nell’industria tecnologia riveste forse il ruolo predominante, è stato il fatto che i riflettori sono sempre stati puntati sulle catene di montaggio site in Cina. Questo nonostante Foxconn lavori per altri grandi nomi come Amazon, Sony, Microsoft, Cisco, Nintendo, Dell, HP, Intel, Motorola, Nokia, Samsung, Toshiba e Vizio, ma nessuna di queste compagnie ha affrontato nemmeno lontanamente lo stesso livello di controllo subito da Apple.
A Cupertino hanno inoltre adottato più misure di qualsiasi altra azienda per affrontare le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti delle catene di fornitura. Ha anche invitato la Fair Labor Association a controllare le operazioni cinesi, muovendosi inoltre per l’aumento dei salari degli operai. Tuttavia, è probabile che il gigante di Cupertino dovrà prepararsi ad affrontare ulteriori pressioni negative della stampa, soprattutto in seguito alla relazione della Fair Labor Association e alle indagini che andranno in onda su ABC America.
Come parte del suo obiettivo di garantire una maggiore trasparenza delle operazioni di fornitura della sua catena, Apple ha anche creato una pagina web speciale dedicata alle ‘responsabilità del fornitore di Apple’ .
Via | Electronista
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