Il New York Times ha stampato da pochi giorni una serie di articoli aspri che descrivono l’azienda californiana come “indifferente alle terribile condizioni dei lavoratori in Cina”.
Un articolo di Erik Wemple del Washington Post è stato criticato e considerato uno “scoop per il giornale”, in quanto il NYT è stato definito tra i più grandi “persecutori mediatici di Apple”.
Nell’articolo emergono frasi come “i dirigenti Apple sono a conoscenza delle condizioni di lavoro in Cina da 4 anni ma di non voler fare nulla perchè le cose, per Apple, funzionano bene così”.
Frasi smentite da Tim Cook, che per farlo ha chiesto ad un’associazione indipendente di avviare dei controlli nelle fabbriche Foxconn.
Apple non si è limitata a dimostrare gli sforzi fatti in Cina per migliorare le condizioni di lavoro, ma sembra abbia deciso di troncare completamente ogni rapporto con il NYT. Infatti quest’ultimo non è stato invitato all’ultima presentazione di Mountain Lion tenutasi ieri, a differenza di altre importante testate giornalistiche.
Davvero imbarazzante per il New York Times, che è stato costretto a parlare del lancio di Mountain Lion dovendo citare altre fonti.
Come ricorderete, in passato Apple snobbò allo stesso modo il noto blog Gizmodo (che riuscì ad ottenere un prototipo di iPhone 4 rubato) escludendolo da ogni evento futuro.
Via | AppleInsider
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